AVVIO DELLA PROCEDURA SINDACALE
Nei giorni scorsi si sono tenuti i primi incontri relativi alla Riorganizzazione preannunciata dalla Banca alla fine del 2021 e oggetto dell’informativa inviataci nei giorni scorsi.
La Delegazione aziendale ha presentato l’iniziativa nei suoi tratti complessivi, sottolineando che la stessa si inserisce nel progetto strategico di riposizionamento sul mercato del Gruppo DB in Italia, caratterizzato dalla focalizzazione sempre più marcata sui segmenti maggiormente remunerativi e più confacenti alle caratteristiche produttive, commerciali e di presidio del territorio.
Come Organizzazioni Sindacali abbiamo rappresentato le nostre perplessità su quello che riteniamo sia un limite dei piani industriali di quasi tutte le Banche, e tra queste DB, in termini di progressivo e continuo “distacco dal territorio” con la chiusura di sportelli e l’abbandono sempre più evidente di quel ruolo fondamentale che le Banche dovrebbero rivestire per la crescita e lo sviluppo dell’economia del Paese.
I Progetti riorganizzativi riguardano sia la DG sia la Rete.
Nello specifico, per quanto riguarda la DG, l’Azienda prevede l’ottimizzazione di alcuni processi operativi gestiti oggi manualmente e interventi mirati di esternalizzazione di attività.
Per quanto riguarda la Rete, l’Azienda prevede tra le varie iniziative quanto segue:
– accorpamenti di sportelli;
– riconversione di sportelli Premium in sportelli DBEasy;
– costituzione e rafforzamento di Hub dove confluiranno le attività amministrative attualmente svolte presso gli sportelli;
– Riduzione dell’operatività di cassa e dotazione di ATM evoluti dove previsto;
– Rafforzamento della Consulenza Diretta;
– Sviluppo e rinforzo della Banca Telefonica, che con l’occasione verrà ridenominata Contact Center;
Come da noi già sottolineato nel precedente comunicato, l’informativa aziendale è caratterizzata da una carenza di dettagli mai registrata ed in particolare va evidenziata l’incompletezza dei dati relativi agli sportelli che saranno oggetto di chiusura / conversione.
Per quanto riguarda le ricadute sul personale, l’Azienda ha già confermato la volontà di attivare le previsioni del Fondo di Solidarietà (per massimo 60 mesi) e forme di incentivazione al pensionamento garantendo la volontarietà dell’adesione da parte dei Colleghi.
In sintesi, riportiamo le principali considerazioni che, come Organizzazioni Sindacali, abbiamo rassegnato alla Banca:
♦ esiste la necessità di approfondimento di numerosi aspetti legati ai singoli Progetti di cui si compone l’intervento riorganizzativo;
♦ presupposto indispensabile dovrà essere la definizione di precise previsioni atte a garantire il minor impatto possibile in termini di mobilità geografica sui Colleghi che saranno interessati dagli effetti della Riorganizzazione, anche attraverso la costituzione ed il rafforzamento degli Hub;
♦ un ulteriore elemento fondamentale per un eventuale accordo risiede, a nostro avviso, nella predisposizione da parte della Banca di un verificabile piano di assunzioni (nuova occupazione) che, nei criteri generali, va discusso e condiviso tra le Parti.
Esiste infatti una cronica e grave situazione di tensione operativa che riguarda le varie realtà della Banca, a partire dalla Rete degli Sportelli che oltretutto subirà un’ulteriore riduzione degli organici;
Abbiamo inoltre chiesto alla Banca di aprire, contestualmente alla trattativa sulla Riorganizzazione, un confronto sulla mobilità professionale conseguente alla Ristrutturazione con particolare attenzione a indispensabili presidi normativi e contrattuali che governino la riconversione dei Colleghi e le loro prospettive di sviluppo professionale e di carriera.
Nei prossimi giorni inizieranno confronti specifici sui singoli progetti con i Responsabili di business per entrare nel merito delle singole iniziative aziendali. Solo al termine di questa fase di approfondimento, potrà iniziare il confronto vero e proprio sulle ricadute e sulle misure correlate.
Milano, 12/07/2022
Le Segreterie di Coordinamento nel Gruppo Deutsche Bank
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN