La notizia che la Corte Suprema Usa ha cancellato il diritto d’aborto, revocando la sentenza del 1973 sul caso Roe vs Wade, continua ad avere un’eco su tutti i mezzi di informazione.
Noi cittadine italiane possiamo sentirci davvero tutelate e libere di scegliere?
Non si discute mai abbastanza delle condizioni sociali, culturali e politiche delle donne della nostra Repubblica, importante e paritario è partire da un’analisi di quali siano gli ostacoli che una donna si trova ad affrontare quotidianamente nel corso della sua vita.
L’articolo che vi proponiamo oggi – consigliato e commentato dalla compagna Giulia Farinelli (Segretaria Fisac Emilia Romagna) – enuclea ed evidenzia 5 ostacoli che impediscono alle donne la piena e completa libertà sulle proprie scelte, decisioni e azioni.
Donne: i 5 ostacoli che impediscono l’empowerment femminile in Italia
da Repubblica – The Superwoman Issue è il numero che “d” dedica alla visione contemporanea della condizione femminile. Mettendo sotto il riflettore le difficoltà che le donne vivono oggi nel nostro Paese e che di fatto sono un ostacolo concreto alla costruzione di un percorso di vita soddisfacente
Che cosa definisce una Superwoman? Sicuramente, almeno in Italia, il fatto di riuscire a costruirsi un percorso di vita soddisfacente malgrado 5 ostacoli che la società pone loro di fronte. 5 ostacoli che di fatto mettono in discussione diritti individuali e sociali impedendo l’empowerment femminile. A tutte le Superwoman, a tutte noi, d ha dedicato un numero speciale, in edicola sabato 2 luglio, con una radiografia della condizione femminile oggi.
Ma quali sono i cinque temi sotto accusa? Partiamo dal più discusso del momento: l’aborto. L’indignazione che abbiamo provato in queste settimane per la decisione della Corte Suprema americana di abolire la sentenza Roe v. Wade e di fatto cancellare il diritto all’aborto, non deve distrarci da quanto accade nel nostro Paese. La legge 194 che tra pochi mesi, nel 2023, compirà 45 anni è ormai accerchiata da un numero sempre maggiore di medici obiettori che di fatto impediscono alle italiane di veder rispettato un loro diritto. In Lombardia, ad esempio, sono 7 su 62 gli ospedali con l’obiezione al 100%, mentre il Molise è il nostro Texas, con una obiezione praticamente totale. E nelle altre Regioni la situazione non è migliore.
L’aborto negato non è il solo tema che ci sta a cuore. I terribili dati sulla violenza di genere, sullo stalking, sui femminicidi vengono evidenziati spesso sulle cronache dei nostri giornali ma saperli leggere e capire cosa significano davvero, è un altro discorso. Noi lo facciamo insieme a Giusy Muratore, responsabile Istat del gruppo di lavoro sulla violenza di genere. E ancora: a che punto siamo con il gender gap? La ministra Elena Bonetti ci racconta come con una nuova certificazione attiva da questo mese di luglio, si sta tentando di rendere le aziende più trasparenti e inclusive. Un primo passo per equiparare le condizioni di lavoro in tutti i settori.
Il mancato supporto alla maternità, è il quarto tema che viogliamo mettere in luce perché contribuisce in modo decisivo alla nostra emergenza demografica. E infine chiudiamo questo poker della vergogna con una analisi della condizione delle caregiver, le donne dai 25 ai 64 anni che devono occuparsi, ovviamente gratis, di parenti anziani o con disabilità. Rinunciando di fatto alla loro autonomia. Tutto questo ve lo raccontiamo qui con una serie di interviste e contributi d’autore. E torneremo a farlo nei prossimi mesi, dando conto di come si sviluppa il dibattito e quali soluzioni stanno prendendo forma.
Ostacolo 1- L’aborto impossibile in Italia
Ostacolo 2- La violenza di genere
Violenza di genere: vogliamo chiarezza sui numeri
di Alessia Ripani , Foto di Patricia Rodas
Ostacolo 3- La disparità di genere sul lavoro
Ostacolo 4- Quando fare un figlio è un lusso
Ostacolo 5- Anziani e fragili: a farsene carico sono le donne