MPS RSA Milano-Lombardia: Incontro Direzione Area

1 - Fabi 2 - First Cisl 3 - Fisac Cgil 6 - Uilca

Si è svolto nei giorni scorsi il periodico incontro con la direzione R.U. dell’Area Nord Ovest.
La direzione ci ha informato dell’intenzione di individuare – per una trentina di filiali non meglio precisate e su cui chiederemo approfondimenti – un secondo sostituto di cassa, ove possibile tra le fila dei componenti della linea valore. Abbiamo sollevato perplessità per una iniziativa intempestiva, che riteniamo difficile da realizzare, considerato che il cassiere sostituto deve essere opportunamente formato ed affiancato per un tempo congruo e la stagione estiva è ormai alle porte, con le programmate assenze per le ferie.
Ci sembra poi bizzarro che la figura del cassiere, piuttosto bistrattata dalla Banca a, in questi anni di ventilata digitalizzazione e “remotizzazione” del servizio, richieda addirittura due sostituti: persino il titolare se ne deve accontentare di uno!
Quello che contrasteremo perché non deve accadere, è la ricostituzione di una sorta di nucleo, da utilizzare al bisogno nelle filiali limitrofe. Abbiamo sempre denunciato, e siamo pronti a farlo di nuovo, il fenomeno del cassiere “trasferello”, perché i colleghi hanno una propria sede di lavoro.
Se la Banca ha fatto un errore con l’abolizione del nucleo, non è facendo rientrare dalla finestra quello che è uscito dalla porta che si risolvono i problemi.
Noi pensiamo che, nella situazione di grave carenza di personale in cui ci troviamo, anche a seguito della precisa scelta aziendale di non sostenere gli organici dell’Area Nord Ovest con nuove assunzioni, le filiali possono aprire anche temporaneamente sprovviste del servizio di cassa.
Situazione già ripetutamente verificatasi senza conseguenze di rilievo. Pensiamo inoltre che se i problemi sono strutturali non possono essere risolti chiedendo ulteriori disponibilità e sacrifici ai lavoratori.
Prosegue intanto la fruizione dei corsi obbligatori abilitanti per ruolo e/o previsti ai sensi di legge. La loro durata effettiva è spesso più lunga rispetto ai tempi indicati; per la fruizione può essere segnalato tempo protetto (nell’ambito del normale orario di lavoro) o lavoro agile (plafond disponibili in DMTime dopo la firma del contratto individuale). La formazione è lavoro a tutti gli effetti e come tale svolgersi in modo sostenibile ed efficace, affinché produca l’effetto di accrescere le competenze per il quale è stata progettata e finalizzata.
Ancora … Le pratiche bonus 110 rappresentano tutt’ora un grosso problema che la banca non sta presidiando. Il nostro Istituto deve farsi carico senza ulteriori ritardi della gestione di queste pratiche, dando indicazioni operative precise e uniformi. Ogni eventuale criticità irrisolta dovrà far capo esclusivamente alla banca e non investire in nessun modo i gestori che hanno lavorato al meglio delle loro possibilità, limitate dalle lacunose indicazioni sin qui fornite.
Arrivano poi segnalazioni da parte dei lavoratori che l’utilizzo della nuova piattaforma Athena subisce vincoli e limitazioni che comportano una maggior difficoltà di relazione commerciale con il cliente. Come è possibile pensare di migliorare risultati e redditività, peggiorando gli strumenti di lavoro?
Il difficile periodo pandemico ha contribuito a generare diffidenza e timori. In questo contesto gli strumenti a disposizione dei lavoratori non permettono di raggiungere i numeri preventivati e sostenuti da pressioni commerciali che non conoscono sosta.
Le richieste di compilazione manuale di reports serali con i dati della produzione e le relative commissioni, sono una inutile perdita di tempo.
Non solo, se il dato manuale risulta difforme (leggi superiore) al dato ufficiale disponibile a sistema la mattina successiva, la perdita di tempo raddoppia. Le svilenti richieste di verifica ad opera delle funzioni commerciali sembrano sottintendere l’accusa di colposa alterazione dei dati. Prendere per buoni i dati ufficiali del giorno successivo senza costringere i lavoratori a gravosi, inutili e fallaci calcoli e trascrizioni da amanuensi, sarebbe con evidenza la cosa più utile e intelligente da fare. È chiedere troppo?
L’emergenza economica dettata dalla pandemia avrà la sua conclusione a fine giugno, ma le incombenze sul fronte garanzie del Fondo Centrale (MCC) non vanno esaurendosi: ora incomincia l’ondata delle ispezioni delle pratiche da parte del Fondo, adempimento da porre in essere, pena la perdita della garanzia: auspichiamo che l’azienda non perda la memoria della situazione emergenziale che i colleghi hanno affrontato con notevole impegno e sacrificio per portare avanti tale operatività. Inoltre dal primo di luglio si tornerà a richiedere le garanzie “alla vecchia maniera” con maggiori incombenze e senza semplificazioni normative e operative: la banca si attrezzi ad aggiornare i colleghi che sono entrati in occasione del Covid nel mondo delle garanzie e che non hanno mai conosciuto la precedente operatività più complessa.
Il mancato funzionamento degli impianti di condizionamento che ha riguardato numerose filiali potrebbe vederci sicuramente favorevoli alla previsione, da parte della funzione RU di Area in condivisione con la Funzione Organizzazione di Area, di prevedere la possibilità del lavoro agile per i colleghi interessati nelle situazioni di criticità che non possono essere risolte in modo rapido.
Carenza di organici, sostituzioni irrealizzabili, adibizioni caotiche, sovraccarichi di lavoro, avvicendamenti non sempre ragionati e ragionevoli, dimissioni volontarie per l’altrui attrattività fanno il paio con l’aumento dei rischi operativi, originando l’innalzamento del livello di stress da lavoro correlato.
Ci domandiamo quando l’azienda farà un bagno di realtà, prendendosi finalmente carico di una situazione che ha raggiunto livelli di malcontento e malessere non più trascurabili. La presentazione del Piano Industriale tra meno di un mese ci dirà quali sono le ricette della banca per risalire questa brutta china. Quanti e quali sacrifici si renderanno ancora necessari per garantire un futuro al nostro lavoro?
Ora più che mai è necessario mantenere e rafforzare un solido filo di unione tra le organizzazioni sindacali e i lavoratori che rappresentiamo. Ora più che mai vi chiediamo di aiutarci a denunciare distorsioni e forzature.
Milano, 6 giugno 2022

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