Oggi in piazza Duomo a Firenze di fronte alla sede della Regione Toscana, tutte le lavoratrici e lavoratori di Fidi Toscana hanno manifestato contro il progetto di privatizzazione e contro il rischio “spezzatino” della finanziaria regionale. In un momento in cui ogni scelta politica dovrebbe essere assunta in ottica di sostenibilità e rilancio del tessuto economico e produttivo della regione, le lavoratrici e i lavoratori di Fidi Toscana ritengono il progetto incomprensibile e sbagliato.
Dal web:
ANSA: Credito: lavoratori Fidi Toscana protestano a Firenze. Tra richieste stop a privatizzazione ed eccedenza addetti
05 Aprile , 13:38
(ANSA) – FIRENZE, 05 APR – Alcune decine di lavoratori di Fidi Toscana hanno protestato davanti alla sede della Regione contro la privatizzazione della finanziaria regionale e la dichiarazione di eccedenza del personale. Il presidio, promosso dalla Fisac Cgil, chiede alla Regione di trovare una strada alternativa allo spezzatino della società e allo spostamento di una parte dei 55 dipendenti. “Ancora non c’è una cifra ufficiale degli esuberi, ma saranno quasi la metà, una cifra consistente che riduce Fidi a piccola cosa dal destino molto incerto”, dichiara Daniele Quiriconi, segretario della Fisac Cgil Toscana. Nel pomeriggio il Consiglio regionale della Toscana discuterà della comunicazione della Giunta sul futuro di Fidi. “Chiediamo che il Consiglio regionale blocchi la delibera di Giunta – aggiunge Quiriconi – soprattutto la dichiarazione di eccedenza del personale in Fidi Toscana. In attesa di fare un bando di evidenza pubblica, se si va avanti su questa strada, chiediamo ci sia il tempo necessario per approfondire alcuni aspetti della situazione che sono molto complessi. Abbiamo incontrato tutti i capigruppo in Consiglio regionale, ad eccezione di Italia Viva che non ci ha invitato, e speriamo che ci sia un atto per non precipitare la situazione”. Per Quiriconi “si è scelta la strada più facile, temiamo che sia funzionale a togliere un concorrente dal mercato a favore dei confidi privati. Chiediamo che la Regione resti dentro Fidi con una quota importante e chiediamo di sospendere la dichiarazione di eccedenza del personale, non si può essere contro lo spezzatino a momenti alterni”. (ANSA).
Il servizio RAI TGR Toscana:
Il servizio di ToscanaTV:
Il servizio di Fisac Firenze:
Ascolta il servizio di Controradio:
Intervista a Daniele Quiriconi – Segretario generale Fisac CGIL Toscana
Spezzatino, d’accordo, ma alcune funzioni verrebbero salvaguardate trasferendole a Sviluppo Toscana che è già società in-house della Regione. Non basta questo?
«Se la scelta politica (non tecnica) è individuare in Sviluppo Toscana il braccio operativo della Regione si proceda allora ad una fusione con Fidi Toscana.
Rischiare invece di vendere quel che resta di Fidi Toscana dopo uno spacchettamento ad un prezzo che è meno di un terzo rispetto al patrimonio detenuto, riteniamo sia un danno grave. E non c’ è solo questo». Cos’altro?
«Sviluppo Toscana ha appena presentato un piano industriale che non prevede il rafforzamento funzionale che viene indicato adesso nell’ambito dell’operazione Fidi Toscana. Insomma, un piano industriale, quello di Sviluppo Toscana, validato in febbraio dalla regione viene cestinato il 7 marzo perché si assume un altro orientamento. È davvero incomprensibile».
Sono in corso contatti per cedere il controllo di Fidi Toscana ai confidi della categorie economiche toscane. Che ne pensa?
«Se il disegno è di cedere la società a qualche concorrente locale, il profilo di opportunità assumerebbe dimensioni vistose. Ed è una soluzione che cercheremo di contrastare in ogni sede. Per il resto non si intravede un cavaliere bianco. Anzi, il rischio di un raider è sempre presente». ma.bo.