FIDI TOSCANA: Rottura tra Regione e Sindacato

Intervista del Segretario Generale della FISAC CGIL Toscana DANIELE QUIRICONI a Controradio –  25 marzo 2022.

Fidi Toscana, rottura tra Regione e Sindacato.  Il 5 aprile i sindacati scenderanno in piazza del Duomo, davanti al palazzo Strozzi Sacrati per protestare contro la Regione e le scelte fatte su Fidi Toscana.


3 - Fisac Cgil

“INACCETTABILE LA PRIVATIZZAZIONE E LA SVENDITA AI PRIVATI”

Il 5 Aprile p.v. manifestazione a davanti Palazzo Sacrati Strozzi sede della Presidenza della Regione Toscana

Rottura del tavolo, dopo l’incontro di oggi, tra l’Assessore alle attività economiche della regione Toscana Dr. Marras e le organizzazioni sindacali FISAC CGIL, UNISIN.

Sin dalla ristrutturazione del 2017 il sindacato ha evidenziato le rilevanti criticità dell’azienda e la necessità di un effettivo rilancio della società da perseguire anche attraverso il conferimento di nuove funzioni ed attività sul modello di quanto già realizzato in altre regioni del nostro paese. Al riguardo era stata ventilata l’ipotesi, all’interno di un più generale progetto di riordino delle partecipate regionali, di una nuova veste societaria per la FIDI TOSCANA con l’obiettivo di salvaguardarne le professionalità e i livelli occupazionali esistenti, con l’obiettivo di farne il braccio finanziario dell’ENTE.

Le mancate scelte in tutti questi anni della Regione, il mutato quadro del sistema delle garanzie per effetto delle novità introdotte dalla legislazione nazionale e lo scoppio della pandemia da Covid-19, che sta comportando un consistente flusso di liquidità, con garanzia pubblica, da destinare al tessuto sociale e produttivo, hanno modificato il quadro generale e reso ancor più urgente l’adozione, da parte della regione, di una chiara strategia al riguardo. Un ritrovato ruolo del socio pubblico nell’erogazione degli affidamenti e nell’attivazione di nuovi strumenti di ingegneria finanziaria, a sostegno diretto delle attività produttive (con particolare attenzione alle start up), rappresenterebbe un concreto sostegno all’economia del territorio e quindi comporterebbe un miglior posizionamento competitivo della Toscana.

La Regione, come già previsto dal programma del Presidente Giani, confermato dagli impegni assunti in sede di Consiglio, aveva individuato le modalità del rilancio di cui sopra nella trasformazione “in House” di FIDI TOSCANA.

Successivamente ha incaricato la società di consulenza Prometeia – unico Advisor che ha partecipato al bando indetto!! – che, al termine del lavoro di valutazione, ha indicato alcune opzioni sul futuro della FIDI. Tra queste viene quantificato il costo per la Regione nel caso in cui decidesse di rilevare le quote detenute dalle banche. Costo che era già stato quantificato a suo tempo dalla precedente Giunta e che non rappresenta certamente una novità per gli addetti ai lavori. Ma guarda caso viene preso a pretesto dalla stessa regione per cedere la FIDI a un non meglio identificato operatore di mercato (magari qualcuno degli attuali concorrenti) attraverso una spericolata operazione di cessione, non priva di rischi, che comporterebbe la definitiva liquidazione di un patrimonio di competenze e professionalità (e di future potenzialità) che si sono formate negli ultimi decenni e che hanno caratterizzato questa importante realtà. E tutto questo giustificato dal fatto che:

“…ce lo indica l’advisor …..”

Si tratta chiaramente di una scelta politica che non condividiamo e che riteniamo sbagliata poiché si dismette un’azienda che ha un cospicuo patrimonio (160 mln di Euro) con potenzialità rilevanti (oltre 100 mln di patrimonio “disponibile”) cedendola a qualche operatore di mercato con il rischio che questo – almeno così si dice – lasci l’azienda senza una Direzione e con un C.d.A in prorogatio aggravandone la già difficile e precaria situazione.

Un capolavoro politico e di gestione!

Una “genialata” realizzata addirittura mentre le principali regioni (a partire dalla Lombardia) compiono scelte diametralmente opposte!

Per protestare contro tale decisione verrà organizzata una manifestazione davanti la Presidenza della Regione il 5 Aprile p.v. per chiedere alle forze politiche in Consiglio e alla commissione attività produttive, un incontro per discutere seriamente delle garanzie sul patrimonio e sul futuro di FIDI Toscana, riservandosi ogni azione per la tutela dei lavoratori e delle lavoratrici e di un patrimonio aziendale.

FISAC CGIL – UNISIN – RSA FIDI TOSCANA

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