Guerra in Ucraina
Dal sito: https://www.fpunicredit.eu/
Nel corso della riunione del Consiglio di Amministrazione del Fondo tenutasi il 15 marzo sc., il Presidente ha rilasciato, sulla situazione in Ucraina, una importante dichiarazione di cui riportiamo un estratto, che è stata pienamente condivisa dai Consiglieri e dai Componenti del Collegio Sindacale presenti, nonché dal Direttore Generale:
Nel corso della riunione del Consiglio di Amministrazione del Fondo tenutasi il 15 marzo sc., il Presidente ha rilasciato, sulla situazione in Ucraina, una importante dichiarazione di cui riportiamo un estratto, che è stata pienamente condivisa dai Consiglieri e dai Componenti del Collegio Sindacale presenti, nonché dal Direttore Generale:
“Buongiorno a tutti, vorrei aprire la seduta Consigliare con alcune mie considerazioni sulla situazione in Ucraina. Questo Fondo, per quanto possa contare, vuole esprimere la sua condanna a questa, come ad altre guerre.
La guerra non è mai una soluzione auspicabile per risolvere controversie che sorgono tra stati o gruppi di stati. Riteniamo che ogni situazione critica possa e debba essere risolta attraverso vie negoziali.
In questi anni si è, tra altri e bassi, cercato di raggiungere un equilibrio tra stati che ha caratterizzato, almeno nel mondo Occidentale un lungo periodo di Pace e non belligeranza, che ha portato ad una crescita economica importante.
Riteniamo quindi che la Pace vada perseguita e difesa nel tempo e che i ns. sforzi andrebbero indirizzati nel risolvere quelle diseguaglianze economiche, di genere, ed altro che ancora in molte situazioni esistono.
E’ anche per questo che il Fondo ha sposato negli anni una politica di investimento che tenga in considerazione queste tematiche, e come avete potuto osservare intende mantenere i suoi investimenti in questo solco ESG.”
Testo completo su: https://www.fpunicredit.eu/news/guerra-in-ucraina
Situazione Russia/Ucraina
Dal sito: http://www.fondopensionecredem.it/home.jsp
Anche il Cda del Fondo Pensioni CREDEM è intervenuto sull’argomento per informare gli aderenti della propria attenzione alla situazione in essere:
“Gentili aderenti,
con riguardo agli effetti prodotti dal conflitto Russia-Ucraina in corso desideriamo informarvi, come Fondo Pensione dei Dipendenti del Gruppo Credito Emiliano, circa alcuni punti che riteniamo essere qualificanti in un contesto come quello che stiamo vivendo.
Il Consiglio di Amministrazione insieme con la struttura operativa del Fondo presidia costantemente e con attenzione l’evolversi della situazione creata dal contesto bellico; come sempre in questi casi è stato attivato il Comitato di Crisi, il cui ultimo intervento risale al 2020, ai primordi della pandemia da covid-19.
Il Comitato di Crisi, supportato dal Direttore Generale, dalla Funzione Fondamentale di Gestione del Rischio e dalla Funzione Finanza, è in costante contatto con i gestori finanziari.“
Testo completo su: http://www.fondopensionecredem.it/home.jsp
I Fondi pensione nelle attuali turbolenze dei mercati
Dal sito: https://www.mondoinstitutional.com/
I provvedimenti e le analisi dei Fondi Pensione riguardo al contesto economico attuale, dominato dalle conseguenze del conflitto russo/ucraino
Prosegue l’impegno dei Fondi pensione sul fronte della trasparenza verso i propri iscritti riguardo alle conseguenze della guerra tra Ucraina e Russia e le sue ricadute sui mercati e sui propri comparti d’investimento.
Altri piani previdenziali, infatti, hanno fornito aggiornamenti agli iscritti. Dopo le informative già pubblicate da Previndai, Fondo Gomma Plastica, Foncer, Laborfonds e Fonchim si sono espressi Previp, Fondoenergia, FondoArco.
Anche altri fondi sono intervenuti sull’argomento.
Tra i Fondi di categoria registriamo che il Fondo Pensioni del Gruppo Credit Agricole ha dichiarato “Per questo motivo gli Organi del Fondo monitorano nel continuo la situazione dei mercati e dei rischi, interagendo direttamente con i professionisti che hanno ricevuto il mandato alla gestione delle nostre linee di investimento.” mentre il Fondo Pensione Findomestic Banca ha rassicurato gli iscritti sul fatto che portafogli sono costantemente monitorati dai gestori e dagli organi del Fondo per attuare le migliori decisioni di investimento in relazione al contesto.
Il Fondo Pensione per i dipendenti del Gruppo bancario Credito Valtellinese (Creval) ha scritto ai propri iscritti “ in questo difficile frangente evidenziamo che per gli aderenti è importante ponderare, ove possibile, le scelte di investimento in un’ottica di medio/lungo periodo e comunque in coerenza con il proprio orizzonte temporale di investimento e la propria propensione al rischio, evitando per quanto possibile scelte effettuate sulla base di elementi contingenti
Il Cda del Fondo Pensione del Gruppo Banco Popolare è intervenuto posizionandosi con una delibera di condanna del conflitto.
Articolo completo sul sito: https://www.mondoinstitutional.com/R/Notizie/View/5213
Fondi pensione, evitare il panico
Dal sito: https://www.collettiva.it/
La preoccupazione e il timore per il futuro non circola intanto solo nei supermercati. Anche i gestori che si occupano del risparmio previdenziale con i Fondi pensione cominciano a fare analisi per le scelte d’investimento. PerSalvatore Casabona, Cgil, segretario di Assofondopensioni, il rischio più grande che stiamo correndo è quello dei condizionamenti incrociati dell’inflazione e degli effetti devastanti della guerra. “C’è il rischio che il grande sforzo verso la transizione venga rimesso in discussione – spiega –, perché oltre agli inquinamenti territoriali la guerra rischia di rallentare il passaggio a un’economia ecosostenibile”.
Per quanto riguarda in particolare il sistema dei Fondi pensione (che ha retto due anni di pandemia), per il segretario di Assofondopensioni si tratta prima di tutto di evitare il panico. Il sistema è forte e ben strutturato e quindi sarebbe un errore da parte dei lavoratori che aderiscono ai singoli Fondi di decidere in questo momento di riscattare le risorse accumulate per la pensione. E questo è un discorso che riguarda sia i Fondi che investono nei comparti prudenti sia in quelli nei comparti più dinamici e quindi tendenzialmente più esposti alle oscillazioni di mercato. La parola d’ordine dei gestori, per ora, è “evitare il panico”.
Articolo completo sul sito: https://www.collettiva.it/copertine/internazionale/2022/03/15/news/guerra_prezzi_e_borse_chi_ci_guadagna_veramente_-1948894/