Oggi la proposta di lettura arriva da rockol.it che ha pubblicato un’interessante analisi sulla questione di genere nel settore musicale. Un settore che presenta, forse in maniera inaspettata, stesse dinamiche e numeri di altri…
Buona lettura.
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Italia Music Lab vuole contribuire a costruire un’industria musicale più rappresentativa, più inclusiva, che tenga conto di tutte le diversità nel rispetto di tutte e tutti, in cui ogni persona si senta al sicuro e valorizzata. La musica è sempre stata un mezzo per esprimersi liberamente, abbattere stereotipi, combattere le disuguaglianze, creare ponti: in occasione dell’8 Marzo, la Fondazione Italia Music Lab “dà i numeri” e annuncia una serie di misure con l’obiettivo di ridurre il gender gap e la discriminazione nella musica italiana. Prime fra tutte, due nuove collaborazioni: una partnership con Equaly, realtà italiana che si occupa di parità di genere all’interno del music business e la sponsorizzazione a Keychange, un’iniziativa co-finanziata dall’Unione Europea che sta trasformando il futuro della musica internazionale.
Questi i numeri del divario di genere nella musica italiana e internazionale:
-Nelle prime 20 posizioni dei dischi più venduti in Italia nel 2021 c’è solo un’artista
-Tra gli autori iscritti alle maggiori società di collecting europee, le autrici rappresentano in media il 16%
-Le musiciste valgono il 14,1% del totale degli artisti presenti nelle classifiche di Spotify in Italia; i musicisti sono il 58,4%, mentre le band il 27,5%
-In Italia, su un campione di 389.219 registrazioni musicali, i ruoli da interpreti primari per le donne sono l’8,32%, contro il 91,68% degli uomini
-Nella classifica Billboard delle 100 canzoni più di successo tra il 2012 e il 2020, le donne hanno rappresentato solo il 2,6% dei produttori
Sono sicuramente numeri sconfortanti, ma che per fortuna lasciano intravedere qualche trend positivo per i prossimi anni. Un esempio: guardando alle classifiche Spotify, negli ultimi 4 anni è cresciuto il numero di artiste under 30 italiane. Al momento il 59% delle artiste presenti in classifica singoli è under 30, una demografica che ha avuto una percentuale di crescita superiore agli uomini, segno che il vento sta finalmente cambiando grazie alle nuove generazioni. E parlando di nuove generazioni, dopo aver lanciato la prima tornata di bandi, Italia Music Lab ha dato un’occhiata ai numeri. Le artiste hanno rappresentato in media il 23,3% dei candidati, ma sorprendentemente il 51,9% dei vincitori. Un segno che le musiciste che si fanno avanti hanno progetti mediamente più validi e strutturati. Un dato che viene confermato anche dallo studio di Nuovo Imaie, secondo il quale da un solo 7,44% di ruoli primari interpretati da donne nel campione di canzoni considerato, il valore economico generato è più che doppio, pari al 16,78%. Infine, guardando all’estero, sono interessanti i dati riportati dal report annuale “FACTS” di Female Pressure: la quantità di artiste presenti nelle lineup di festival di musica elettronica nel mondo è cresciutadal 9% nel 2012 al 27% del biennio 2020-2021. Contrariamente a quanto si possa pensare, i festival più grandi tendono ad avere una percentuale minore di artiste in lineup, al contrario dei festival finanziati da fondi pubblici e quelli guidati da direttrici artistiche.
L’impegno concreto di Italia Music Lab: la creazione di un advisory committee per la diversità e l’inclusione, nuove regole per i bandi e nuove partnership con Keychange e Mission Diversity. In questo panorama la Fondazione Italia Music Lab non rimane con le mani in mano, ma ha deciso di intraprendere una serie di misure e attività per fare attivamente la propria parte:
Dal Marzo 2022 Italia Music Lab ha deciso di dotarsi di un comitato consultivo sui temi della diversità e dell’inclusione. Il comitato aiuterà la Fondazione a perseguire l’obiettivo dell’inclusività in tutte le proprie attività, dal linguaggio e dalla comunicazione utilizzata fino allo sviluppo di specifici programmi di supporto. Il primo membro del comitato è Equaly. Si aggiungeranno presto altre realtà attive contro le discriminazioni che supporteranno e consiglieranno la Fondazione su questi temi. Nella nuova edizione dei bandi che verranno lanciati a giorni, è stato recentemente inserito un contributo per i genitori (musicista o professionista) che abbiano necessità di portare il proprio figlio in tour all’estero, oppure che abbiano bisogno di assistenza per prendersene cura in Italia o nel paese in cui si svolge il live. Inoltre, secondo i nostri regolamenti, a parità di punteggio, le commissioni valuteranno le proposte sulla base di un’adeguata rappresentazione di stili musicali, bilanciamento di genere, età e background culturale per assicurare la massima diversificazione e inclusione tra i vincitori. Dal Marzo 2022Italia Music Lab è Sponsor Italiano di Keychange. Il nostro supporto economico alla rete contribuirà a sostenere le spese affinché artiste e professioniste internazionali possano continuare a beneficiare del programma di formazione di Keychange. Infine, Italia Music Lab è partner istituzionale di Mission Diversity, il progetto promosso da Music innovation Hub, Keychange e da PRS Foundation con l’obiettivo di combattere le discriminazioni di genere e consentire pari opportunità professionali all’interno del settore musicale.