Con la delibera Covip del 16 marzo 2012, l’Autorità di vigilanza ha definito i compiti e le responsabilità dei soggetti coinvolti nelle varie fasi del processo di investimento. In particolare la normativa definisce il ruolo degli advisor (la cui presenza è discrezionale), i quali forniscono una valutazione indipendente sull’andamento dei mercati finanziari e, interagendo con la funzione finanza, coadiuvano l’organo di amministrazione nell’impostazione della politica di investimento.
Mefop ha sottoposto ai fondi pensione negoziali un questionario, per verificare le attività per le quali hanno fatto ricorso alla consulenza di advisor.
Nella grande maggioranza dei Fondi Negoziali queste funzioni sono state esternalizzate con una forte prevalenza di quella relativa alla Revisione Interna.
Anche per quanto riguarda le Funzioni Fondamentali, recentemente introdotte con il recepimento della normativa IORP II all’interno di quella Nazionale i Fondi si sono orientati in gran parte verso l’esternalizzazione di tali funzioni.
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Fonti: Mefop spa – Previdata/Boll. Stat. Febbraio 2022
Con la delibera Covip del 16 marzo 2012, l’Autorità di vigilanza ha definito i compiti e le responsabilità dei soggetti coinvolti nelle varie fasi del processo di investimento.In particolare all’articolo 5, comma 2, lettera d, si definisce il ruolo degli advisor (la cui presenza è discrezionale), i quali forniscono una valutazione indipendente sull’andamento dei mercati finanziari e, interagendo con la funzione finanza, coadiuvano l’organo di amministrazione nell’impostazione della politica di investimento.
Mefop ha sottoposto ai fondi pensione negoziali un questionario, per verificare le attività per le quali hanno fatto ricorso alla consulenza di advisor.
È emerso che 29 sui 32 Fpn partecipanti all’indagine si affidano a consulenti esterni per almeno una delle attività oggetto dell’indagine.
Le aree identificate di intervento degli advisor sono 6:
definizione dell’asset allocation strategica, selezione dei gestori finanziari, controllo della gestione finanziaria, analisi Esg, selezione dei Fia e/o Gefia e una categoria residuale che raccoglie altre tipologie di consulenza specifiche.
Il mercato è popolato da 16 soggetti per un totale di 106 consulenze prestate ai fondi pensione negoziali, con il primo operatore che copre circa il 40% del totale.
Delle diverse aree considerate, quella cui si fa maggiormente ricorso è il controllo della gestione finanziaria (con 28 fondi su 32 che scelgono un consulente esterno).
Per le altre aree, 14 fondi si avvalgono di advisor per la selezione dei Fia e/o Gefia e 18 per la consulenza su temi Esg. (Fig. 1)
Analizzando in dettaglio le tre aree della definizione dell’asset allocation strategica, controllo della gestione finanziaria e selezione dei gestori, si evidenzia come la tendenza generale sia di affidarsi allo stesso consulente (11 su 32), mentre un solo Fpn ricorre a un consulente diverso per ciascuna area.
Nella grande maggioranza dei Fondi Negoziali queste funzioni sono state esternalizzate con una forte prevalenza di quella relativa alla Revisione Interna. (Fig.2)
Anche per quanto riguarda le Funzioni Fondamentali, recentemente introdotte con il recepimento della normativa IORP II all’interno di quella Nazionale ( L.252/2005 – art 5 bis,ter, quater, quinques) i Fondi si sono orientati in gran parte verso l’esternalizzazione di tali funzioni.
La Funzione di Revisione Interna è affidata a soggetti esterni al Fondo nell’82% dei casi mentre quella dedicata ai rischi lo è nella misura del 76%. (Fig.3)
I soggetti a cui sono affidate tali funzioni sono in alcuni casi gli stessi che assolvono ad altre funzioni. (Fig.4)
Prossimamente, sulla base della indagine in corso, avremo una visione anche di come si sono mossi i Fondi Pensione della categoria.