Naturalmente non ci riferiamo al Film diretto dal regista Petersen ma a ciò che sta accadendo, e sta per accadere nella nostra Banca Montepaschi.
L’elenco sarebbe troppo lungo per riassumerlo in un volantino e, pertanto, focalizziamo solo “alcune” delle “SOFFERENZE” che stanno vivendo le Lavoratrici ed i Lavoratori del Monte negli ultimi mesi:
• Dopo le note vicissitudini della nostra azienda data in “pasto” alla stampa ed ai mercati rispetto alle possibili, presunte, fusioni ed incorporazioni nulla è più accaduto ed attendiamo ancora risposte per il “rinnovo” del piano industriale presentato alla UE. Non sappiamo dove stiamo andando e cosa ci attende seppur, non lasciano ben presagire i ventilati “TAGLI” dei costi per 270mln all’anno: l’incertezza regna sovrana;
• Il“fantomatico” progetto sperimentale CORPORATE/SMALL BUSSINES, dai primi segnali ricevuti dalle lavoratrici e dai Lavoratori, ha un “assetto” organizzativo e gestionale ancora indefinito. L’unica certezza è che si stanno SVUOTANDO” i portafogli delle filiali, ci chiediamo: i gestori coi portafogli svuotati cosa faranno prossimamente?
L’azienda pensa, che il ripristino del livello dei portafogli in termini di redditività e di numeri possa essere colmata
con ricerca affannosa di nuova clientela, senza avere una progettualità se non la ossessionante pressione commerciale che induce inevitabilmente ad errori operativi che ricadono tutti sui Lavoratori e le Lavoratrici?
“Per dare efficacia alle riorganizzazioni i colleghi devono essere messi nelle condizioni di comprendere i progetti, riconoscersi nei nuovi ruoli, utilizzare le proprie competenze e acquisirne di nuove”;
• Le “pressioni pro-commerciali” stanno attraversando una nuova stagione di vigore ed intensità… 5/6 mail al giorno sugli stessi argomenti sembrano alquanto eccessive. Non è mai cessato il rituale “teatrino” della richiesta di produzione, che ha avuto la seguente becera evoluzione tra il possibile e la realtà:
1) telefonata nelle prime ore del mattino con la domanda “cosa avete in cantiere?” (possibile)
2) fogliettino pomeridiano sul quale si annotano le vendite effettuate (realtà). La differenza tra il possibile e la realtà genera ansia e stress talmente elevati , da scatenare reazioni esasperate ormai non più sporadiche.
• Mancano poche ore lavorative al 1 febbraio 2022, data che prevede “GREENPASS” obbligatorio per i clienti (oltre che per i Lavoratori), ricordiamo cosa accade “normalmente” i primi giorni del mese e non riusciamo ad immaginare cosa accadrà nel mese di febbraio.
Seppur in presenza di alcune disposizioni aziendali, la domanda sorge spontanea: Chi controllerà chi? E soprattutto chi tutelerà questa ulteriore nuova operatività impropriamente ribaltata, come sempre, sulle Lavoratrici e sui Lavoratori ?
Vogliamo poi parlare dei “TAMPONI” per controllare positività e negatività al COVID-19 richiesti dall’azienda ma a totale “CARICO” dei Lavoratori ???
LA TEMPESTA PERFETTA!!!
Questi solo alcuni dei problemi che conducono, però, ad una unica matrice molto chiara: DISORGANIZZAZIONE LAVORATIVA”: viviamo la giornata nell’incertezza più totale delle prospettive future, rincorriamo le emergenze, inseguiamo le scadenze e perdiamo tempo in operatività farraginose e spesso incomprensibili, chi pagherà il prezzo di tutto ciò?
I LAVORATORI NO !!! ADESSO BASTA !!! VOGLIAMO INTERLOCUTORI CHE DIANO RISPOSTE CONCRETE E NON RIBALTAMENTI SU FANTASMAGORICHE ENTITA’ “SUPERIORI”…
Le scriventi OO.SS.AA. richiedono a brevissimo un incontro con l’Azienda a livello territoriale per discutere di quanto sopra esposto e di tanto altro in “sospeso”…
Taranto, 28 gennaio 2022
RR. SS. AA. FABI/FIRST/FISAC TARANTO