MISSIONI IN TEMPO DI COVID: ISTRUZIONI PER L’USO
L’emergenza pandemica che stiamo vivendo rende necessari alcuni chiarimenti in merito agli spostamenti dei colleghi tra sedi di lavoro diverse.
In primo luogo, è ancora in vigore il disposto della nota informativa n. 39 dell’08 giugno 2021, integralmente richiamata dalla nota n. 40 del 13 ottobre 2021, a sua volta dichiarata valida fino al 31 marzo 2022 dall’ultima nota informativa n. 41 del 04 gennaio, disposto che prevede in particolare:
“MISSIONI: permane la sospensione delle stesse, salvo i casi di assoluta necessità ed emergenza dovuti ad assicurare la continuità operativa, nel rispetto delle specifiche misure di prevenzione, contrasto e contenimento del virus Covid 19 definite dalle autorità competenti e nel Protocollo di settore.”
Gli spostamenti che continuano ad essere effettuati in rete per scopi puramente commerciali risultano pertanto in violazione delle disposizioni vigenti.
Laddove gli spostamenti siano invece necessari nel senso indicato dalla nota, ricordiamo che la normativa di riferimento è contemplata nella disposizione 2018DI77 del 26/09/2018, “Missioni e prestazioni aggiuntive oltre l’orario di lavoro”.
Tale disposto prevede un preciso iter autorizzativo della richiesta di spostamento del dipendente, in assenza del quale si configura la sua “scopertura” sia dal punto di vista dei rimborsi che dal punto di vista assicurativo. Quindi non solo è importante che tali richieste siano inserite sempre dai colleghi in spostamento, ma che le relative autorizzazioni pervengano PRIMA che quest’ultimo si verifichi e non successivamente, come purtroppo spesso accade!
Riteniamo che l’Azienda abbia il dovere di favorire il rispetto delle regole pubblicando una indicazione scritta ed inequivocabile che ricordi a tutti che IN ASSENZA DI AUTORIZZAZIONE SCRITTA NESSUNO È AUTORIZZATO A SPOSTARSI DALLA PROPRIA SEDE DI LAVORO (che è quella scritta sulla busta paga).
Ci rendiamo altresì conto che in questo momento emergenziale le indicazioni sugli spostamenti vengono date, in particolare agli operatori di cassa, dalla sera alla mattina se non il giorno stesso e quasi sempre verbalmente: la presenza degli ODS è, lo sappiamo bene, indispensabile all’apertura delle filiali ma da anni l’azienda continua a far finta che le casse non esistano, in una sorta di incomprensibile funerale anticipato del servizio di cassa. Le casse esistono, sono vive e vegete e fintanto che sarà così vanno gestite dignitosamente, destinando loro risorse adeguate anche ad affrontare periodi di emergenza che stanno purtroppo diventando la normalità!
Segnaliamo anche l’attenzione che deve essere riposta nell’attività che dovranno svolgere in questo periodo i colleghi assegnati alle strutture dello sviluppo, gli specialisti di banca assicurazione e i gestori imprese. Anche per loro valgono le disposizioni sopra riportate: spostamenti necessari e limitati, preventivamente comunicati ed autorizzati.
Si chiede perciò con forza all’Azienda di rimodulare le disposizioni contenute nella circolare in questione adeguandole alla realtà che stiamo vivendo, mettendo i colleghi nelle condizioni di potersi spostare in tranquillità e nel rispetto delle regole, con le coperture previste, eliminando quelle criticità che già a suo tempo erano state segnalate dalle OO.SS.
Tra queste segnaliamo, in particolare, l’indicazione come mezzo di trasporto prioritario quello pubblico, indicazione in contrasto con la situazione pandemica e che espone i colleghi interessati ad una maggiore probabilità di contagio.
Come OO.SS. invitiamo i colleghi tutti a segnalarci situazioni di criticità e/o in violazione delle disposizioni sopra richiamate.
Coordinamenti Gruppo Banco BPM
FABI FIRST CISL FISAC/CGIL UILCA UNISIN