ASSEGNO UNICO UNIVERSALE FIGLI
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto attuativo che regola lo strumento universale in vigore da gennaio 2022: importo mensile fino a 18 anni di 175 euro a figlio, sussidio da 85 euro da 18 a 21 anni, erogazione anche per gli stranieri, importi minimi senza ISEE, erogazione ogni anno da marzo a febbraio dell’anno successivo.
Di seguito i dettagli e le novità sulla nuova prestazione economica universale, che a tendere sostituirà le precedenti detrazioni, assegni e bonus per figli e famiglie.
Al termine del comunicato trovate i link per i vari servizi qui illustrati.
CLICCA QUI per salvare e leggere questa guida successivamente dal tuo PC.
Assegno Unico Universale Figli
L’assegno unico per i figli è riconosciuto per ogni minorenne a carico e per i nuovi nati a partire dal settimo mese di gravidanza, senza limiti di età per i figli disabili. In base al decreto legislativo che istituisce l’Assegno Unico Universale (in attuazione della delega conferita al Governo ai sensi della legge 1° aprile 2021, n. 46), gli importi variano da un minimo di 50 euro al mese, che spettano ai nuclei familiari con un figlio, anche senza presentare l’ISEE (ma è sempre necessario fare domanda di Assegno Unico) a un massimo di 2.100 al mese, che si può ottenere sommando tutte le possibili maggiorazioni.
Requisiti
- essere cittadino italiano o di uno Stato membro dell’Unione Europea, o suo familiare, titolare del diritto di soggiorno o soggiorno permanente, oppure cittadino di uno Stato extra-UE con permesso per soggiornanti di lungo periodo o permesso unico di lavoro autorizzato a svolgere un’attività per almeno sei mesi o permesso di soggiorno per motivi di ricerca autorizzato per almeno sei mesi;
- essere soggetto al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia;
- essere residente e domiciliato in Italia;
- essere o essere stato residente in Italia da almeno due anni, anche non continuativi, oppure essere titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o determinato di durata almeno semestrale.
Domanda
La domanda per il riconoscimento dell’assegno unico universale, va presentata dal 1° gennaio di ciascun anno, mentre l’erogazione è riferita al periodo compreso tra marzo e il febbraio successivo. La domanda deve essere presentata da uno solo dei due genitori ma l’altro deve confermare sul portale web dell’INPS la scelta sulla ripartizione della somma spettante (ad eccezione di nuclei mono-genitoriali e figli maggiorenni che richiedono il sussidio per via diretta). Entrambi i genitori devono perciò essere in possesso di SPID o credenziali alternative per entrare nel portale (vedi paragrafo successivo ‘Ripartizione dell’Assegno Unico’).
L’istanza si inoltra per via telematica tramite il portale web dell’INPS o con l’ausilio degli istituti di patronato. La procedura non richiede di allegare alcuna documentazione, neanche l’ISEE, verificato in autonomia dall’INPS. In qualsiasi momento si può modificare la richiesta, accedendo al portale INPS. L’ISEE, anche se non è da allegare in fase di presentazione della domanda, deve però essere fatto tutti gli anni proprio perché l’INPS lo controlla in maniera autonoma.
L’assegno è accreditato con bonifico, non in busta paga come per i bonus precedenti.
Come preannunciato, in fondo al comunicato trovate il link al simulatore INPS per calcolare in modo indicativo l’importo mensile dell’assegno unico.
NOTA: per le domande presentate da gennaio a giugno 2022, l’assegno spetta con decorrenza primo marzo (anche retroattiva). Per le domande da luglio 2022 in poi, l’assegno è erogato dal primo giorno del mese successivo.
Nel caso di nuovi nati la domanda può essere presentata entro 120 giorni dalla nascita del nuovo figlio e l’assegno è riconosciuto dal settimo mese di gravidanza.
Compilazione ISEE
È possibile ottenere l’ISEE in via telematica accedendo al portale dell’INPS con SPID o la carta d’identità elettronica. Prima si deve ottenere la DSU precompilata (Dichiarazione Sostitutiva Unica), che serve per avere l’ISEE. Si può fare tutto sul portale INPS.
La propria DSU è disponibile in versione semi-compilata nella sezione “Prestazioni e servizi” del portale INPS, seguendo il percorso “Tutti i servizi” scegliendo poi la lettera i e infine la voce “ISEE precompilato”.
Ripartizione dell’Assegno Unico
L’autorizzazione dell’altro genitore determina il modo in cui viene versato l’assegno: con due accrediti al 50% oppure con accredito unico al 100%:
- il genitore richiedente compila la domanda esprimendo la scelta fra le due opzioni di pagamento (ripartito o con accredito unico);
- il secondo genitore deve a sua volta entrare nella domanda (in qualsiasi momento) per confermare la scelta effettuata.
Se il secondo genitore non conferma la scelta del primo, il richiedente riceverà solo il 50% dell’assegno unico, anche se nella domanda è barrata l’opzione relativa al versamento sul suo conto al 100%. L’INPS trattiene l’altro 50% fino a quando il secondo genitore non avrà concesso la necessaria autorizzazione.
Quando uno dei due genitori compila la domanda, l’altro riceve un messaggio (SMS o altra notifica) che lo informa e lo invita a completare la domanda, entrando in quella già compilata dall’altro genitore (utilizzando la funzione specifica “completa la domanda dell’altro genitore“).
Il sussidio spetta in egual misura a entrambi i genitori, o comunque a chi esercita la patria potestà. Il fatto che siano separati o divorziati non rileva. In caso di affidamento esclusivo, l’assegno spetta, in mancanza di accordo, al genitore affidatario. Nel caso di nomina di un tutore, l’assegno è riconosciuto nell’interesse esclusivo del tutelato.
Importi mensili
Per ciascun figlio spettano:
ISEE < 15 mila € | 175 euro |
ISEE da 15 mila a 40 mila € | da 175 a 50 euro |
ISEE oltre i 40 mila € | 50 euro |
L’importo dell’assegno non rileva ai fini del reddito.
Maggiorazioni
- A partire dal terzo figlio:
ISEE < 15 mila € | 85 euro |
ISEE da 15 mila a 40 mila € | da 85 a 15 euro |
ISEE oltre i 40 mila € | 15 euro |
- 100 euro al mese dall’anno 2022, è riconosciuta una maggiorazione forfettaria per i nuclei familiari con quattro o più figli;
- 30 euro al mese per ciascun figlio se entrambi i genitori lavorano, proporzionale all’ISEE, che si azzera oltre i 40mila euro.
- 20 euro al mese per ciascun figlio per le madri che hanno meno di 21 anni, indipendentemente dall’ISEE
- ulteriore maggiorazione, detta maggiorazione ex ANF con ISEE fino a 25mila euro, prevista solo per il 2022, 2023 e 2024, per le famiglie con ISEE fino a 25mila euro che nel 2021 hanno percepito l’assegno per nuclei familiari in presenza di figli minori. Si applica per intero nel 2022, scende a due terzi nel 2023 e a un terzo nel 2024 (erogata fino ai mesi di gennaio e febbraio 2025).
Disabili
Per ciascun figlio minorenne con disabilità è previsto un importo mensile in base alla disabilità e non all’ISEE:
- 105 euro per non autosufficienza
- 95 euro per disabilità grave
- 85 euro per disabilità media
Per ciascun figlio maggiorenne con disabilità è prevista una maggiorazione mensile pari a 80 euro da 18 a 21 anni.
Per i figli disabili oltre i 21 anni spettano mensilmente:
ISEE < 15 mila € | 85 euro |
ISEE da 15 mila a 40 mila € | da 85 a 25 euro |
ISEE oltre i 40 mila € | 25 euro |
I genitori di disabili con più di 21 anni, anche percependo l’assegno, possono continuare a fruire della detrazione fiscale per figli a carico.
Durata
L’assegno viene erogato a partire dal 7o mese di gravidanza fino ai 21 anni del figlio, sempre che resti a carico dei genitori.
Titolari di Reddito di Cittadinanza
I beneficiari del Reddito di Cittadinanza ottengono l’assegno unico d’ufficio (senza dover presentare domanda), calcolato ed erogato dall’INPS, congiuntamente e con le stesse modalità, sottraendo dall’importo del Reddito di Cittadinanza stesso quanto spetta per l’assegno unico in relazione ai figli minori in base alla scala di equivalenza del Reddito. L’assegno è accreditato con le stesse modalità di accredito del Reddito di cittadinanza.
Figli già Maggiorenni
La domanda può essere presentata anche dai figli se già maggiorenni, che possono pertanto richiedere il versamento diretto dalla quota spettante, ma soltanto se si frequenta un corso di formazione scolastica o professionale o un corso di laurea, se si svolge un tirocinio oppure un lavoro con reddito complessivo inferiore a 8 mila euro l’anno, o ancora se ci si è registrati come disoccupati e in cerca di lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego o, infine, se svolge il servizio civile universale.
Per i maggiorenni entro i 21 anni spettano:
ISEE < 15 mila € | 85 euro |
ISEE da 15 mila a 40 mila € | da 85 a 25 euro |
ISEE oltre i 40 mila € | 25 euro |
Bonus assorbiti dall’assegno universale
- Premio nascita 800 euro (cd Bonus Mamma Domani).
- L’assegno ai nuclei familiari con almeno 3 figli minori.
- Gli assegni familiari ai nuclei familiari con figli e orfanili.
- L’assegno di Natalità (cd Bonus Bebé).
- Le detrazioni fiscali per figli fino a 21 anni.
NOTA: l’assegno unico non assorbe né limita il Bonus Asilo Nido.
Link Utili
Per la gestione e richiesta dell’Assegno Unico in autonomia dal sito INPS;
Scheda INPS sull’Assegno Unico con possibilità di Accesso al Servizio;
FAQ INPS sull’Assegno Unico
Per la gestione della pratica ISEE Precompilato in autonomia dal sito INPS;
Simulatore per l’importo dell’Assegno Unico spettante disposto direttamente dall’INPS a cui si può accedere senza credenziali;
* * *
Per ulteriori necessità vi invitiamo a contattare i vostri riferimenti sindacali, a partire dai Centri di Assistenza Fiscale, dai Patronati INCA e infine i vostri sindacalisti di riferimento, per le modalità operative di supporto.
Milano, 04/01/2022
Fisac-CGIL Gruppo Banco BPM