Intesa Sanpaolo: nuove disposizioni Anticovid

News di servizio

dal sito Fisac Intesa Sanpaolo
22 dicembre 2021


COVID-19. Aggiornamento delle misure di mitigazione del rischio sui luoghi di lavoro

Come vi avevamo anticipato ieri qui, l’azienda ha diramato nuove disposizioni Anticovid. Per consentirne la maggior diffusione, le riportiamo qui di seguito.

Dalla Direzione Centrale Tutela Aziendale. Aggiornamento al 22 dicembre 2021

PREMESSA

Premesso che lo scenario epidemico nazionale evidenzia un aumento dell’incidenza dei nuovi “casi Covid-19” nelle ultime settimane anche in relazione alla diffusione della variante Omicron, viene confermato l’approccio di intervento prudenziale e proporzionato del Gruppo Intesa Sanpaolo diversificato per aree geografiche a rischio.

Si è pertanto proceduto – con il supporto dei Medici del Lavoro della Banca – a un riesame complessivo del mix delle misure di contenimento del rischio adottate nel tempo dal Gruppo in relazione alla classificazione delle Regioni e Province autonome (per l’aggiornamento al 20.12.2021 si rinvia al link del Ministero della Salute).

In particolare con decorrenza immediata e per il mese di gennaio 2022 (che comprende anche la settimana dal 31 gennaio al 6 febbraio pp.vv.) per le strutture di direzione decade l’obbligo di presenza minima anche nelle zone gialle e bianche.

Sia per le strutture di direzione che per le filiali, viene inoltre richiesta una sempre più scrupolosa osservanza, in primo luogo in capo ai preposti, delle misure di mitigazione del rischio.

DISPOSIZIONI PER LE STRUTTURE DI DIREZIONE

Vengono modificate a partire dalla data odierna le disposizioni interne come di seguito indicato.

Zone GIALLE e BIANCHE – Rientro solo su base volontaria, senza alcun obbligo di presenza:

– sino al 6 febbraio p.v. non è richiesta alcuna presenza minima in sede;
– il rientro dei colleghi è comunque possibile su base volontaria e sempre coordinandosi con il proprio responsabile;
– considerate la criticità dello scenario epidemico e la natura volontaria del rientro, i responsabili dovranno monitorare l’effettiva presenza dei colleghi, presenza che in ogni caso non potrà eccedere il 50% per ciascuna sede;
– sono utilizzabili gli hub aziendali ed è sempre necessaria la prenotazione (attraverso Intranet > Covid-19 > Fase di Transizione e Smart Working > Lavoro flessibile > Prenota il tuo spazio flessibile).

Zone ROSSE e ARANCIONI – Nessuna variazione, preferire lo smart working per le attività remotizzabili:

– resta da preferire l’utilizzo dello smart working per tutte quelle attività che possono essere svolte in modo efficace con tale modalità;  
– le presenze in sede/ufficio e hub aziendali sono da prevedere per attività non remotizzabili;  
– sono disponibili gli hub aziendali, sempre su prenotazione.

DISPOSIZIONI SIA PER LE STRUTTURE DI DIREZIONE SIA PER LE FILIALI

Vengono confermati per i colleghi:

– l’obbligo di uso delle sole mascherine (chirurgiche o FFP2/KN95) in dotazione, con espressa esclusione di quelle personali (di comunità, valvolari etc.); l’uso integrativo del facciale protettivo è richiesto nelle filiali per tutte le attività di relazione con altri senza barriera in plexiglass;
– l’obbligo di osservanza del distanziamento interpersonale nei limiti previsti in base alla classificazione per colore dei diversi ambiti territoriali (1m nelle zone bianche/gialle, 2m nelle zone arancioni/rosse);
– l’obbligo di misurazione della temperatura al domicilio ovvero, laddove presente, tramite l’apposito termoscanner ed il divieto di accesso nei casi in cui questa risulti >37,5° ovvero in presenza di sintomi influenzali. Resta fermo l’obbligo di allontanamento qualora gli stessi sintomi si presentino durante lo svolgimento dell’attività, attivando le procedure del Piano di Emergenza;
– l’obbligo di segnalazione tramite #People in presenza sintomi riconducibili a Covid-19 e/o rientri in ufficio dopo 14 giorni.

Vengono confermati per i clienti, fornitori e terzi che accedono ai locali aziendali:

– l’obbligo di uso della mascherina, con divieto di utilizzo di mascherina valvolare e/o di comunità (occorre in tal caso provvedere alla distribuzione di mascherina chirurgica o FFP2/KN95 a coloro che ne fossero sprovvisti);
– l’obbligo di richiedere l’igienizzazione delle mani all’ingresso (l’obbligo vige anche per l’accesso ai bancomat tramite l’apposito dispenser)
– l’obbligo di controllo della temperatura all’accesso tramite l’apposito termoscanner, laddove presente.

In termini generali missioni e trasferte sono da limitarsi a quelle non procrastinabili, preferendo, laddove possibile, l’effettuazione di incontri da remoto. Qualora necessarie, le stesse sono da effettuarsi nel rispetto dello specifico “Manuale per le attività presso altre sedi aziendali e non”.

Le riunioni è preferibile siano svolte da remoto e, qualora risulti indispensabile la presenza, sono da svolgersi con obbligo di mascherina, con rispetto rigoroso delle regole del distanziamento e nel numero massimo consentito dalla capienza delle sale dato dallo specifico “Manuale di uso degli spazi e comportamenti”.

Fino al 6 gennaio non sono inoltre consentiti eventi interni in presenza. Sono consentiti, negli spazi dedicati, eventi in remoto con partecipazione in presenza dei soli relatori e personale di assistenza, nel rispetto degli specifici protocolli e con pubblico da remoto.

Si raccomanda a tutti il rigoroso rispetto delle misure comportamentali sopra richiamate, sia a livello individuale che collettivo.

In particolare si richiamano i “preposti” (responsabili delle strutture) ad una sempre più scrupolosa osservanza degli obblighi, loro assegnati dalla legge, di vigilanza sul rispetto delle misure disposte dall’Azienda da parte dei propri collaboratori e dei terzi che accedono alle proprie unità e di segnalazione in caso di violazione. Il mancato rispetto di tali obblighi può comportare sanzioni disciplinari, amministrative e, in talune fattispecie, penali. 

ALTRE DISPOSIZIONI

– Disposizioni per situazioni di fragilità e disabilità: proroga del termine al 31/03/2022

In considerazione della proroga dello stato di emergenza al 31/03/2022, viene di conseguenza prorogato a tale data anche il termine per la concessione della prestazione lavorativa in modalità “smart”, per i lavoratori qualificati come fragili ai sensi del comma 2 dell’art. 26 del D.L. 17 marzo 2020 n. 18 (lavoratori dipendenti in possesso di certificazione rilasciata dai competenti organi medico-legali, attestante una condizione di rischio derivante da immunodepressione o da esiti da patologie oncologiche o dallo svolgimento di relative terapie salvavita, ivi inclusi i lavoratori in possesso del riconoscimento di disabilità con connotazione di gravità ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104).

Tale disposizione si applica anche:
– ai colleghi che assistono familiari conviventi che si trovano in situazioni di fragilità o disabilità grave ai sensi del predetto comma 2,
– ai colleghi che hanno ricevuto la certificazione di sorveglianza sanitaria eccezionale con prescrizione di lavoro flessibile da casa fino al 31/12/2021.

– Disposizioni per le colleghe in gravidanza o allattamento

Il rientro in presenza per le colleghe in stato di gravidanza ed allattamento è posticipato al 31 gennaio 2022.

– Segnalazioni a Medicina del Lavoro

Si ricorda che ogni tipo di segnalazione in merito al Covid-19, deve essere effettuata tramite la funzionalità presente su #People.

In caso di mancato funzionamento delle “Segnalazioni a Medicina del Lavoro”, è necessario effettuare la segnalazione Covid-19 alle caselle di posta gestione_emergenze@intesasanpaolo.com e medicinadellavoro@intesasanpaolo.com.

Se è già in essere una disposizione di astensione da parte dell’Azienda, NON occorre effettuare la relativa segnalazione sulla piattaforma #People che dovrà essere utilizzata unicamente per trasmettere aggiornamenti e/o per fare richiesta di fine astensione (come da istruzioni ricevute nella comunicazione di astensione).

Si ricorda infine che l’inserimento delle segnalazioni può essere effettuato unicamente dal collega interessato o dal Responsabile della relativa UOG (l’attività non è delegabile a Coordinatori, a COA o ad altri).

VACCINAZIONE

L’Istituto Superiore di Sanità (ISS)  e tutte le istituzioni sanitarie nazionali ed internazionali evidenziano che una più elevata copertura vaccinale in tutte le fasce di età, il completamento dei cicli di vaccinazione ed il mantenimento di una elevata risposta immunitaria attraverso la dose di richiamo rappresentano strumenti necessari a contenere e rallentare l’impatto dell’epidemia anche sostenuta da varianti emergenti e rappresentano gli strumenti principali per prevenire significativi aumenti di casi clinicamente gravi di COVID-19.

I dati confermano infatti la sostanziale differenza tra i tassi di ospedalizzazione dei vaccinati rispetto ai non vaccinati. Nello scorso mese i vaccinati delle classi di età lavorative avevano una probabilità 36 volte minore di finire in terapia intensiva rispetto ai non vaccinati (in allegato alcuni dati estratti dagli studi dell’ISS).

Ferma la volontarietà dell’adesione, si invitano tutti i colleghi ad aderire alla campagna vaccinale consultando il proprio medico curante.

Si rammenta che la copertura vaccinale e l’adozione del Green pass non esimono dall’osservanza scrupolosa di tutti i comportamenti di prevenzione e contenimento del contagio adottati nei luoghi di lavoro, nel presupposto che “ognuno protegge tutti”.

Per approfondire:

Differenza tra i tassi di ospedalizzazione tra vaccinati e non. Slide Ricoveri in ICU Novembre 2021

Manuale per le attività presso altre sedi aziendali e non. Manuale comportamenti attività interne ottobre 2021

Manuale di uso degli spazi e comportamenti. Manuale Filiali – Modalità Comportamentali e Relazione ottobre 2021

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