Ricordare oggi, a distanza di 52 anni, la strage neofascista di piazza Fontana riveste un preciso significato: mantenere vigile l’attenzione dei cittadini contro i pericoli che la nostra democrazia sta ancora correndo, per il ripresentarsi di movimenti neofascisti, dei quali da anni chiediamo lo scioglimento e per la deriva xenofoba e antisemita che sta investendo l’Europa e il nostro stesso Paese.
Risulta ormai storicamente accertata la responsabilità neofascista nella strage di piazza Fontana, così come evidenti sono le connivenze dei servizi segreti dello Stato, i depistaggi e le coperture internazionali. Ma tutto ciò è poco, troppo poco per un Paese civile; troppo poco per poter dire ai giovani che la giustizia non è arrivata a condannare i responsabili di simili tragedie. Il nostro Stato porta su di sé il grave peso di una democrazia non pienamente compiuta, per le stragi impunite, le deviazioni accertate, le vittime a cui non è stata resa giustizia.
Un caro saluto.
Roberto Cenati – Presidente Comitato Permanente Antifascista
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