Crédit Agricole: anche basta!

3 - Fisac Cgil

La misura è ormai colma! Come se non bastasse, in aggiunta alle molteplici mail su obiettivi commerciali inoltrate tutti i giorni dalla DR al ritmo di un tamburo battente sempre più forsennato che si traducono in pressioni pesantissime sui lavoratori, negli ultimi tempi si è aggiunto un forte pressing finalizzato allo smaltimento delle ferie, della banca ore e della formazione on-line mediante comunicazioni quotidiane corredate anche da richiami provenienti dalle più alte sfere della DR.
Il tutto inserito in uno scenario che vede i contagi e le quarantene purtroppo in aumento in azienda, con La Spezia 4° citta italiana per incremento dei casi e la Liguria tra le regioni a rischio zona gialla, mentre sono ripresi gli incontri in presenza: plenarie coi direttori, plenarie coi premium ed in queste ore apprendiamo, non senza stupore e preoccupazione, anche dell’organizzazione di cene-evento con AGOS in cui saranno coinvolti numerosi colleghi.

In aggiunta a questo preoccupante scenario rileviamo come non vi sia alcuna novità sul fronte organici che continuano a risultare sottodimensionati in relazione ai carichi di lavoro assegnati ed assolutamente inadeguato per gestire gli imprevisti e le emergenze che quotidianamente si presentano in questo periodo storico. Da questo punto di vista duole constatare come, nella nostra Direzione Regionale, le assunzioni di nuovo personale latitino a fronte invece di uscite che ci sono già state e che avverranno in maniera significativa in riferimento ai pensionamenti e agli esodi previsti nel corso del prossimo biennio.
A fronte della gravità della complessiva situazione abbiamo chiesto l’urgente convocazione dell’incontro semestrale per discutere con l’azienda di tutte queste problematiche e chiedere un generale e netto cambio di passo.

Capitolo giornate prodotto: col comunicato di inizio ottobre scorso avevamo denunciato una situazione ormai insostenibile da questo punto di vista nella nostra DR. Il risultato? I crash day sono anche aumentati! Solo tra ottobre e novembre (che deve ancora terminare) abbiamo censito complessivamente 24 giornate prodotto… 24! Su 42 giorni lavorativi!!!
Questa metodologia commerciale, che circoscrive l’azione commerciale all’interno di confini eccessivamente rigidi in termini temporali e di prodotto, risulta palesemente in contrasto con gli accordi sulle politiche commerciali e con l’obiettivo di soddisfare i reali bisogni della clientela in accordo con una effettiva prospettiva di sviluppo sostenibile, che valorizzi la qualità della consulenza e la centralità della persona.
Anche a causa dei continui feedback che a più riprese e con i più svariati mezzi vengono richiesti ai lavoratori nell’arco di queste giornate ne deriva l’amplificazione del rischio che possano essere messi in atto comportamenti distonici rispetto al dovere di agire nel migliore interesse dei clienti, come previsto dalle normative vigenti con eventuali conseguenze negative di tipo sanzionatorio e reputazionale.
Per questi motivi abbiamo ritenuto doveroso segnalare queste iniziative promosse dalla DR Liguria ai nostri rappresentanti sindacali della Commissione paritetica sulle Politiche Commerciali di Gruppo, auspicando un rapido e deciso intervento che possa contribuire a far cessare questa situazione ormai diventata insostenibile.

In questa pesante situazione sottolineiamo però che risulta imprescindibile l’esercizio da parte di tutti dei basilari diritti di noi lavoratori:

– Il lavoro straordinario è straordinario! Limitiamolo esclusivamente a quando ci viene richiesto dal diretto responsabile e non dimentichiamo di chiederne l’autorizzazione allo svolgimento in HR Access;
– Non lavoriamo in pausa pranzo: anche se preferiamo mangiare in ufficio, come è ammesso anche in considerazione della situazione sanitaria, utilizziamo completamente l’ora a disposizione per rifocillarci e riposarci. E non rispondiamo alle telefonate dei clienti in pausa pranzo!;
– Invitiamo anche i part time a rispettare l’orario previsto dal loro contratto di lavoro a tempo parziale, per il quale è tarato il loro stipendio;
– Svolgiamo i corsi di formazione in ufficio durante l’orario di lavoro e valorizzando il ricorso all’easy learning da casa (le cui ore peraltro sono in scadenza al 31/12 di quest’anno);
– La formazione è lavoro e come tale deve essere retribuito: evitiamo di fare i corsi in pausa pranzo, alla sera, nel week-end, e addirittura in ferie. È compito del datore di lavoro mettere nelle condizioni tutti i dipendenti di fruire in maniera corretta della formazione;
– La rilevazione dei dati commerciali avviene ormai da tempo in maniera automatica: ogni altra richiesta di feedback o report può ritenersi finalizzata esclusivamente a generare pressione sui lavoratori. Segnalateci ogni comportamento improprio in tal senso;
– Cominciamo ad esercitare finalmente il diritto alla disconnessione sancito dall’art. 30 dell’accordo di rinnovo del CCNL del 19/12/2019 di cui riportiamo stralcio:

fuori dell’orario di lavoro e nei casi di legittimi titoli di assenza non è richiesto alla lavoratrice/lavoratore l’accesso e connessione al sistema informativo aziendale; la lavoratrice/lavoratore potrà disattivare i propri dispositivi di connessione evitando così la ricezione di comunicazioni aziendali. L’eventuale ricezione di comunicazioni aziendali nelle predette situazioni temporali non vincola la lavoratrice/lavoratore ad attivarsi prima della prevista ripresa dell’attività lavorativa. Restano ferme eventuali specifiche esigenze.

 

Tutti uniti perché non vengano calpestati i nostri diritti!

Vi terremo aggiornati sugli sviluppi.

La Spezia, 26 novembre 2021

Le OO.SS. della DR Liguria di Crédit Agricole Italia
FABI FIRST CISL FISAC CGIL UILCA UNISIN FALCRI-SILCEA

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