“Le conseguenze. I femminicidi e lo sguardo di chi resta” di Stefania Prandi è la proposta di lettura consigliata da Eliana Pellegrini per questo fine settimana segnato dalla giornata per l’eliminazione della violenza sulle donne.
Il libro del 2020 è una raccolta di interviste ai familiari di vittime di femminicidio e di scritti e lettere postume scritte dai superstiti alle loro care che non ci sono più.
La giornalista ha raccolto – anche con fatica – le testimonianze dei familiari di donne uccise per mano dei loro uomini. Madri, padri, sorelle e fratelli, figlie e figli hanno provato a raccontare il loro dolore, il vuoto lasciato da chi non c’è più, le difficoltà quotidiane di chi resta.
Per promuovere il libro e sensibilizzare sull’argomento, l’autrice sta portando in giro per l’Italia una mostra itinerante https://www.stefaniaprandi.it/index di suoi scatti che raffigurano, con molta discrezione, alcuni di quei familiari di vittime di femminicidio di cui racconta nel libro
La postfazione del libro è a cura della prof. Patrizia Romito, docente di Psicologia all’Università di Trieste, dove conduce un corso di perfezionamento post laurea per il contrasto alla violenza su donne e minori e si occupa di ricerche sulla violenza di genere, nonché coautrice del libro “Madri (femministe) di figli (maschi)” con la stessa Stefania Prandi, che vi abbiamo già proposto.
La reazione all’infinito dolore individuale, che da personale diventa politico, fatica a essere riconosciuta a livello istituzionale e mediatico. Eppure sono in molti a non smettere di combattere contro l’invisibilità e il silenzio, nemmeno a distanza di decenni dalla morte delle loro figlie, delle madri, delle sorelle. Il vero amore è questo, non quello degli uomini che le hanno uccise.
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