Abbiamo chiesto di aprire una trattativa sul premio aziendale già dal mese di giugno, trovando sempre l’indisponibilità aziendale fino alla presentazione di Piano Strategico e terza trimestrale. Il tempo per chiudere una trattativa senza perdere le agevolazioni fiscali sul premio di risultato volge al termine per precise responsabilità aziendali.
I dati economici e patrimoniali, sbandierati ai quattro venti descrivono l’uscita definitiva del nostro Gruppo dalle paludi della scarsa redditività e dei crediti deteriorati da spesare. Oggi il Gruppo si pone ai livelli più alti del settore per redditività e qualità del credito. Questo grazie all’apporto dei lavoratori, che non si sono mai tirati indietro, nemmeno quando si andava a lavorare senza mascherine, senza plexiglass e sempre e comunque con tanta pressione commerciale. Noi non dimentichiamo ciò che sono stati il 2020 ed il 2021.
La richiesta di un congruo riconoscimento a questo lavoro con un premio aziendale 2021 adeguato è pienamente giustificata.
Sentire l’Azienda ventilare proposte di importi irricevibili non solo è ingeneroso per il lavoro di messa in sicurezza dei conti aziendali che è stato fatto, ma è soprattutto ingiusto nei confronti di chi ci ha messo sempre la faccia, fra finanziamenti garantiti, campagne, appuntamenti, quarantene e difficoltà di ogni genere. I complimenti, spesso dispensati a parole, dovrebbero trovare un riscontro sostanziale nei fatti, invece di destinare la maggior parte dei soldi ad un sistema incentivante iniquo e molto generoso solo con una piccola parte dei lavoratori della nostra banca.
Troviamo inaccettabili proposte che si allineino a quanto erogato lo scorso anno, crediamo che le Lavoratrici ed i Lavoratori di questo Gruppo abbiamo dimostrato con i fatti di meritare di più!
Lo troviamo oltraggioso verso i lavoratori e le lavoratrici di questo Gruppo.
Rimane ancora poco tempo per aprire e concludere positivamente una trattativa sul premio aziendale, l’Azienda si assuma almeno questa responsabilità nei confronti dei lavoratori e porti al tavolo proposte congrue alle OO.SS. invece che parole.
Solo così si può immaginare che il sindacato si renda disponibile ad affrontare le ricadute sul piano industriale e i progetti legati alla formazione.
Milano, 24 novembre 2021
Coordinamenti Gruppo Banco BPM
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN