In questi giorni di rientro negli uffici, abbiamo trovato all’entrata un Lavoratore di un’azienda in appalto, che ci offriva max 2 cioccolatini, ripetendo che era un pensiero dell’azienda, e vigilava affinché nessuno, ne prendesse di più. Un’iniziativa per le sole torri eburnee di Gae Aulenti e Lampugnano, mentre nel resto del gruppo niente enjoy your choccolate, ma solo survey sul clima aziendale e sull’IT.
Abbiamo creduto di essere su “scherzi a parte”, invece era tutto vero, un pensiero, secondo le intenzioni aziendali, un cioccolatino… anzi due e non di più, quasi a voler rendere più dolce il rientro in ufficio, ma forse è da ricordare all’azienda che, per quasi due anni, abbiamo lavorato anche da remoto e abbiamo garantito la continuità operativa, abbiamo fatto interventi notturni, passaggi in produzione attività di Run e di monitoraggio, con turni e orari di lavoro infiniti. Sono lontani i mesi in cui l’azienda riconosceva l’impegno di Unicredit Services; in tutti i progetti si parla di digitalizzazione, ma oltre al solito giro di valzer dei manager, non si vedono le prospettive né i dovuti riconoscimenti.
Invece del cioccolatino vorremo le risposte alle tante domande inevase:
- Quale strategia e quali progetti per Unicredit Services?
- Quale futuro attende le Lavoratrici e i Lavoratori?
- Quando rinnoveremo l’accordo su reperibilità, interventi programmati ed orari di lavoro?
- Quando avremo dei percorsi professionali e inquadramenti adeguati alle professionalità presenti in Unicredit Services?
- Quando le riorganizzazioni (commercial Banking, della sicurezza a fronte dei contratti di servizio con IBM o Vt-S, del Datawarehouse ecc) saranno oggetto di confronto?
- Quando conosceremo in trasparenza tutte le attività in appalto? Sono queste le risposte che i Lavoratori di UCS si aspettano non i cioccolatini.
Milano, 04 novembre 2021
Segreteria di Coordinamento di Unicredit Services ScpA FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UIL.CA – UNISIN