Come abbiamo potuto leggere nelle linee guida circolarizzate dalle HR, l’Azienda, accogliendo la proposta del Sindacato, ha definito che il rientro in presenza avverrà su base volontaria nella propria sede di appartenenza e che ogni Direzione deciderà in autonomia il criterio di accesso, nel rispetto del vincolo di presenza massima del 25%.
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L’Azienda ha anche raccolto le preoccupazioni per il passaggio dal prossimo gennaio della sanitaria a Welion e ha pertanto indicato che la gestione dei relativi sinistri rimarrà in capo a IMA anche per tutto il 2022.
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Restiamo invece ancora in attesa di riscontro sulle numerose e limitanti problematiche emerse sulla piattaforma Staiwel di Welion nell’utilizzo del credito welfare per il rimborso delle spese sanitarie.
Nel frattempo tanti colleghi/e hanno segnalato difficoltà nella registrazione e che, oltre ai vincoli legati al rimborso delle sole spese sostenute successivamente all’attivazione a portale ed esclusivamente per tagli predefiniti, NON è possibile acquistare più di un voucher.
Poiché le risposte di Welion in merito alla retroattività della copertura e all’eliminazione dei tagli fissi tardano colpevolmente a venire, rendendo sostanzialmente inutilizzabile questo istituto, torniamo a ribadire la richiesta di un aumento temporaneo del massimale della sanitaria o in alternativa lo spostamento al 2022 del welfare non utilizzabile.
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L’Azienda ha infine sciolto la riserva sulla prossima attivazione di un nuovo bando del Fondo di Solidarietà, dando disponibilità per una sola finestra di uscita al 31 gennaio 2022.
L’adesione dovrà avvenire inderogabilmente nel periodo tra il 15 e il 29 c.m..
Gli aderenti saranno esonerati dal prestare l’attività lavorativa del solo mese di gennaio 2022, a condizione di aver usufruito di almeno il 90% delle ferie, festività soppresse e banca ore entro il 31 dicembre 2021.
L’Azienda vorrebbe altresì inibire agli aderenti la possibilità di condividere con il coniuge la copertura caso morte e applicare la franchigia del 3% nel caso di invalidità permanente da infortunio anche ai colleghi/e con mansioni esterne.
Noi chiediamo invece che le condizioni economiche vengano migliorate in modo da permettere l’accesso al maggior numero di colleghi/e.
Riteniamo che la massima adesione al bando del Fondo di Solidarietà sia nell’interesse dell’Azienda e anche dei colleghi tutti poiché favorirebbe un primo fattivo avvicinamento alle previste sinergie operative stimate da Generali.
Milano, Roma, Verona, 11 ottobre 2021
Fisac CGIL Gruppo Cattolica