Iniziativa di promozione dei Congedi di Paternità

 Care compagne, 

nella riunione di marzo del ns. Coordinamento Donne territoriale, ci siamo proposte di realizzare una iniziativa di promozione dei Congedi di Paternità, introdotti in via sperimentale dalla Riforma Fornero (riferimenti legislativi: Legge n.92/2012 e decreto pubblicato su Gazzetta Ufficiale N.37 del 13/2/2013). 

Come sapete, si tratta di 3 giorni complessivi retribuiti al 100% dall’INPS, così distinti: 

 1 giorno di congedo obbligatorio, che può essere fruito dal padre lavoratore, previa richiesta da inoltrare al datore di lavoro almeno 15 giorni prima e durante i primi 5 mesi di vita del neonato/a; 

 2 giorni di congedo facoltativo, che può essere fruito dal padre lavoratore negli stessi termini e previa rinuncia della madre a 2 giorni del congedo di maternità facoltativo (da inoltrare anche al datore di lavoro della madre oltre a quello del padre). 

 Questa normativa è stata introdotta in Italia soltanto in via sperimentale per il triennio 2013/2015 e in misura contenuta rispetto a quanto deliberato in sede di Parlamento Europeo (fino a 2 settimane di congedo retribuito per il padre lavoratore). 

Proprio per questo crediamo che in Italia occorra dare un segnale importante di cambiamento, cogliendo questa opportunità, che la Legge ci garantisce, in modo che in futuro la misura sia rinnovata e ampliata. 

A questo scopo abbiamo pensato ad un intervento divulgativo, che possa supportare delegate e delegati nell’opera di sensibilizzazione tra le lavoratrici e i lavoratori. 

Soltanto il 9% dei padri italiani utilizzano il congedo parentale, introdotto dalla Legge 53/2000, eppure le rilevazioni dell’ISTAT ci consegnano una nuova immagine di papà, che esprimono l’esigenza e la voglia di dedicare più tempo ai loro figli e di ampliare i loro orizzonti oltre l’impegno esclusivo nel mondo del lavoro. 

Il nostro messaggio è quindi indirizzato ai padri: ricordiamo e rivendichiamo il loro diritto e dovere a dedicarsi alla paternità in modo responsabile, esercitando il loro ruolo fin da subito. 

Il nostro messaggio è rivolto anche alle madri: la condivisione delle attività di cura è condizione indispensabile, affinché le donne non debbano più scegliere tra maternità e carriera, o addirittura tra maternità e lavoro, come ancora oggi accade (1/3 delle donne lasciano il posto di lavoro dopo la maternità). 

Con questi obiettivi e un tocco di leggerezza abbiamo realizzato questo progetto, che speriamo possa essere utile a favorire un cambiamento culturale che è già in atto, ma che continua a trovare ostacoli alla sua necessaria realizzazione. 

Un abbraccio 

  Le compagne del Coordinamento Donne FISAC/CGIL di Milano e Lombardia 

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