E’ arrivata l’estate e come tutti gli anni in questa stagione assistiamo a incomprensibili forme di isteria incontrollata al di fuori delle logiche dell’umana comprensione.
L’isteria dell’estate 2021 si chiama Digital Crash, in pratica una campagna che ha lo scopo di attivare il Nowbanking al maggior numero di clienti possibili.
Niente di strano se non fosse che la campagna è partita nei mesi estivi trascurando che, proprio per questa ragione, vi è una presenza ridotta di clienti.
Se non fosse che è supportata da liste di nominativi perlopiù inutilizzabili in quanto comprendono clienti che per le loro caratteristiche anagrafiche o di gestione del conto non sono interessabili o interessati.
Se non fosse che, e questi sono gli effetti dell’isteria, i colleghi sono chiamati a call giornaliere tenute spesso alla presenza delle figure apicali della D.R. nelle quali, chi è reo di aver attivato pochi Nowbanking, viene additato come incapace di usare la testa e se cerca di motivare la mancata performance viene bollato come un cerca scuse o come non costruttivo. Se non fosse che, altro effetto dell’isteria, viene chiesto di partecipare alle call anche a chi è in ferie.
Lo abbiamo scritto più volte e lo abbiamo ripetuto fino alla nausea negli incontri Semestrali e nei colloqui informali che la situazione degli organici delle filiali è figlia di una scelta scellerata di riduzione che se ne infischia dei carichi di lavoro. Le pressioni vengono calate senza chiedersi se le strutture sono in grado di raggiungere gli obiettivi, se hanno tutti gli strumenti necessari, e tutto ricade sulle spalle di quei pochi che rimangono in filiale, tutto è prioritario. Le conference call sono anche plurigiornaliere ripetitive e senza valore aggiunto, servono solo a mortificare ed utilizzate come ulteriore strumento di pressione, sono vissute dai colleghi come un’inutile perdita di tempo quando di tempo non ne hanno neanche per respirare.
Le colleghe ed i colleghi meritano solo un plauso per la loro resilienza e per come giornalmente raggiungono dei risultati eccellenti che consentono all’Azienda di presentare, da anni, dati economici caratterizzarti da crescite importanti e di espandersi per raggiungere quote di mercato sempre più importanti.
Le colleghe ed i colleghi meritano il massimo rispetto per come ogni giorno affrontano le difficoltà, sopperendo alle mancanze organizzative solo ed esclusivamente con la propria capacità professionale, iniziativa e senso del dovere!
E invece si continua a pressare, si continua a denigrare, si continuano ad ignorare i problemi o a far finta che non esistano, anche se sono ben noti. Si continua a non perseguire quel benessere lavorativo ricercato, sarà vero poi, dall’azienda ma lontano dal realizzarsi. Ed i primi risultati sono sotto gli occhi di tutti, colleghe e colleghi, anche neoassunti, che si dimettono per scegliere altre realtà lavorative, con l’inevitabile conseguenza che trovarne la sostituzione diventa un’impresa impossibile a fronte della quale assistiamo a fantasiose soluzioni quali la condivisione di risorse, che finisce per penalizzare più realtà o la mancata sostituzione che penalizza definitivamente la realtà impattata.
Una situazione in progressivo peggioramento che denunciamo da anni e per la quale non riusciamo a vedere una fine, non può gravare tutto sulla capacità delle colleghe e dei colleghi a lavorare superando i problemi con le proprie forze a scapito della salute e con enormi rinunce in tema di vita personale, ma per quanto tempo ancora si potrà andare avanti? quale prezzo ancora dovranno pagare i colleghi ? Ne vale la pena per qualche nowbanking in più?
Milano 12 agosto2021
Le RSA FISAC-CGIL DELLA D.R. LOMBARDIA Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia