Rsa Bologna – Modena: Tra la via Emilia ed il Nord/Est

3 - Fisac Cgil

Le piazze di Bologna e Modena -con le rispettive province- restano tuttora e a dispetto della forte contrazione del numero di sportelli dell’ultimo decennio, un territorio importante per MPS.
Grazie a un tessuto economico articolato e complesso e alla consolidata esperienza di collaborazione fra politica, parti sociali e imprenditoria, le grandi potenzialità di questa “fetta” di Emilia, offrono ancora valore aggiunto, opportunità, occasioni di crescita e di sviluppo per l’attività di intermediazione creditizia e finanziaria.
Duole constatare come le complesse vicende di questi anni abbiano condotto MPS a una presenza ormai residuale e comunque fortemente ridimensionata rispetto al passato.
Una presenza le cui prospettive si fanno davvero indecifrabili -insieme ai destini complessivi della Banca- in questi giorni di auspicato e progressivo recupero di una “nuova normalità” postpandemica.
Pure, necessariamente, bisogna tenere alta l’attenzione sul presente e fronteggiare ogni giorno, i tanti problemi posti dalla sempre più difficile coesistenza fra le tutele e i diritti di lavoratrici e lavoratori e l’esigenza produttiva e di reddito di una Azienda in evidente affanno organizzativo.
Come detto in apertura, il numero di sportelli su Bologna e Modena in questi anni si è significativamente ridotto e con esso i livelli occupazionali, falcidiati da esodi, pensionamenti e da un numero molto rilevante (soprattutto se confrontato in sede “storica”) di dimissioni; segnale chiarissimo -quest’ultimo- di una sofferenza profonda e generalizzata, di un deficit motivazionale conclamato e di una diffusa insoddisfazione umana e professionale.
Oggi, i nostri territori palesano una significativa carenza di organici destinata ad aggravarsi in considerazione dell’elevata età media e dei prossimi presumibili esodi.
Ricordiamo che da oltre un decennio non siamo destinatari di nuove assunzioni.
E’ di tutta evidenza che prima di ogni altra considerazione e di ogni diversa iniziativa su altre leve gestionali (ad esempio il part-time) è indispensabile affrontare il tema complessivo degli organici mediante una analisi condivisa e fondata su criteri di assoluta trasparenza e piena leggibilità.
A dispetto di quanto sopra, per altro, gli obiettivi di budget (nell’attualità assegnati con modalità ancor meno comprensibili del solito) restano elevatissimi, in molti casi del tutto irrealistici e tali percepiti (irreali) dalle colleghe e dai colleghi.
La pressione al risultato è viceversa costante, spesso esercitata direttamente sui singoli gestori e anche sugli addetti -ciò lo ricordiamo in violazione della normativa aziendale -cfr. doc. 1845: punto 6.2- con ripetute richieste ad personam e utilizzando strumenti e format non previsti dalla normativa aziendale stessa.
Abbiamo esplicitamente apprezzato, tanto nel livello centrale quanto in quello periferico, lo sforzo che la Banca ha profuso a partire dal febbraio del 2020 per sostenere al meglio le nostre famiglie nei difficili mesi della pandemia.
Oggi è nostro auspicio e nostra forte richiesta che -a maggior ragione a fronte delle molte incognite del prossimo futuro- resti prioritaria l’attenzione alla genitorialità e al privato/familiare di colleghe e colleghi; chiediamo una nuova e più moderata gestione degli obiettivi commerciali e l’effettivo rispetto delle previsioni dei protocolli settoriali e aziendali che governano le politiche commerciali.
Riteniamo inoltre indispensabile che il confronto sindacale periferico recuperi puntualità ed efficacia nella trattazione delle materie che istituzionalmente lo vedono interlocutore designato: salute e sicurezza, organici, carichi di lavoro.
14 giugno 2021

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