In questo lunghissimo periodo di pandemia, con enorme sacrificio e senso di responsabilità da parte di tutto il personale dell’agenzia di Brindisi e di Ostuni, garantiamo non solo il cosiddetto servizio essenziale assicurando l’apertura puntuale degli sportelli, ma accogliamo anche tutti i clienti che con ogni scusa entrano in banca per chiedere informazioni senza appuntamento, continuando a lavorare con ritmi e carichi di lavoro sempre più incessanti in un clima aziendale a dir poco stressante. In barba quindi all’Accordo Nazionale su Politiche Commerciali e Organizzative del Lavoro.
Ci viene chiesto
1) Un budget sempre più irraggiungibile ed incoerente con le risorse effettivamente a disposizione (basti vede gli obiettivi assegnati su mutui, prestiti e polizze); di un budget maggiore anche rispetto ad agenzie dotate di un numero di collaboratori significativamente maggiore.
2) Di fissare sempre più appuntamenti in modo da riempire le agende ed occupare in toto il tempo di lavoro, questo senza tener presente i tempi necessari per accurate e proficue relazioni con i clienti e senza tener conto delle relative pratiche burocratiche da espletare nel e per il rispetto della normativa finanziaria vigente e per la tutela del risparmio.
3) Di presenziare a call che prendono parte della pausa pranzo (orario d’inizio 14,00) e call in cui chiedono il programma preventivo di vendite della settimana.
4) Di effettuare il long day senza considerare che siamo ancora in piena pandemia e ciò potrebbe inficiare la sicurezza per la nostra salute personale esponendoci di fatto al contatto con il pubblico per più tempo.
Inoltre denunciamo che
– Oltre a sottratte indebitamente il tempo ai lavoratori, le call richieste sono in realtà usate per fare puro terrorismo psicologico al dipendente che non ha venduto, piuttosto che sviluppare normali e propositive strategie di vendita;
– esiste un controllo serrato sulle agende;
– abbiamo un organico fortemente sottodimensionato.
L’attuale situazione organica dell’agenzia di Ostuni è di una unità lavorativa quando è prevista l’apertura con due dipendenti, mentre l’agenzia di Brindisi ultimamente ha visto il pensionamento di un gestore family, una collega “fragile” in Smart working e un operatore di cassa in malattia da ben oltre un anno e che a giugno andrà in pensione senza contare anche i colleghi che si trovano in part-time; inoltre un gestore small business e una personal advisor si recano un giorno a settimana presso l’agenzia di Ostuni per gestire la clientela che ha esigenze particolari riducendo quindi l’apporto sulla filiale di Brindisi.
Non possiamo continuare a fare finta di niente e pensare che il problema degli organici non esista. Non possiamo ogni giorno andare a tappare i buchi lì dove serve, non è possibile che un direttore di filiale ogni giorno debba fare i giochi di prestigio per far quadrare il cerchio.
Pertanto se entro 10 giorni dalla presente non si provvede a dare una risposta certa non a parole ma nei fatti, si procederà a dichiarare lo stato di agitazione e di azioni eventualmente conseguenti.
LA MISURA E’ COLMA
R.S.A.
FISAC/CGIL BRINDISI