Le recenti ispezioni da parte del Mediocredito Centrale, sulle pratiche di affidamento rivenienti dalle misure di sostegno alla clientela introdotte dal DL “Liquidità” nr 23 del 8/4/2020, iniziano a far emergere come le profonde preoccupazioni espresse dalle scriventi OO.SS. sul tema dei rischi operativi connessi a queste operazioni e la legittima e pressante nostra richiesta di uno “SCUDO” a tutela delle lavoratrici e lavoratori da parte della Banca, fossero assolutamente motivate.
Tutto questo era peraltro facilmente immaginabile, visto il proliferare delle Circolari esplicative/Integrazioni Urgenti emesse nel breve volgere di qualche settimana (ad esempio, di U676 ne sono state prodotte ben 5 versioni nel solo periodo intercorrente tra Maggio e Luglio scorsi) e riportanti indicazioni sull’iter procedurale e la modulistica anche profondamente diverse tra la versione precedente e quella successiva.
Alle lavoratrici e ai lavoratori del Gruppo che si sono attenuti scrupolosamente alla Normativa interna in vigore nello specifico lasso di tempo non può e deve essere addebitata nessuna responsabilità rispetto alla mole di operazioni concluse e che hanno consentito di dare una grossa mano alla tenuta dell’economia del Paese.
Rimaniamo comunque profondamente perplessi dall’atteggiamento tenuto dalla Banca anche in questa vicenda, essendo rimasta palesemente incurante rispetto alle segnalazioni pervenute da queste OO.SS., dando quasi l’impressione che l’aspetto dei rischi operativi connessi non fosse stato ben percepito e tenuto nella dovuta massima attenzione.
Siena, 16 aprile 2021
LE SEGRETERIE