#diamocreditoalledonne: ripresa e resilienza in mano alle donne

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Siamo sull’orlo di un precipizio e il senso di vertigine che proviamo – come ci insegna Jeans Paul Sartre – non è tanto paura di cadere, quanto di scegliere di buttarsi a capofitto nella voragine.
Davanti a noi si apre ancora un ventaglio di possibilità, anche se sempre più ridotto,  siamo ancora in tempo a scegliere un percorso alternativo, ma dobbiamo senz’altro abbandonare la strada tracciata finora, che porta dritta in fondo al baratro.
Il primo passo per cambiare direzione è riconoscere gli errori commessi e le responsabilità delle scelte compiute a danno della collettività. Chi ha gestito il potere finora deve cederlo, volente o nolente, a chi è in grado di condurci per strade alternative e incontaminate.
Le donne, che hanno svolto un ruolo essenziale per contrastare la catastrofe sanitaria, possono essere agenti di questo cambiamento profondo e promuovere un’inversione di rotta, se messe nella condizione di dettare la direzione di marcia.
Il piano di ripresa e resilienza, per rispondere davvero alle promesse, che il nome stesso richiama, deve essere gestito con la partecipazione attiva delle donne. La loro presenza paritaria nei ruoli decisionali europei è una condizione necessaria, ma forse insufficiente a segnare la svolta decisiva e improcrastinabile, che dobbiamo tutti intraprendere.
Tante donne, tutte insieme, sapranno forse dare le giuste priorità in Europa e di conseguenza stanziare le risorse economiche a disposizione là dove saranno più utili alla comunità.
Per favorire la partecipazione femminile ai ruoli di prestigio e di potere, è necessario però liberare le energie femminili dalle attività domestiche e di cura quotidiane, garantendo servizi adeguati di assistenza, in particolare per minori, disabili e anziani.
Proprio questi ambiti professionali, con una presenza femminile elevata, hanno subìto una progressiva sottrazione di risorse economiche, che occorre restituire e anzi incrementare, per dare il giusto valore economico a quei lavori che hanno un essenziale valore sociale.
A risentirci a domani alle 14.30 in diretta streaming con Diamo credito alle donne, per non dover mai scegliere tra lavoro e cura su www.collettiva.it  e www.fisac-cgil.it
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