Nella mattinata di ieri, lunedì 22 febbraio 2021, si è tenuto alla presenza dei Segretari Nazionali l’incontro tra l’Amministratore Delegato del Gruppo Bancario Cooperativo Cassa Centrale Banca Mario Sartori e le Delegazioni Sindacali di Gruppo.
L’incontro era stato richiesto due mesi fa dalle Segreterie Nazionali per avviare un confronto finalizzato a gestire in maniera ordinata e omogenea la riorganizzazione del Gruppo, ma è stata anche l’occasione per avere un aggiornamento sulla situazione complessiva. Tanti gli argomenti affrontati, a cominciare dalle ricadute del Piano Industriale di Gruppo sui riassetti organizzativi delle Cassa Rurali/BCC associate.
L’Amministratore Delegato, in una panoramica generale sul Gruppo Bancario e sul tessuto economico di riferimento, ha illustrato le principali aree tematiche che hanno impegnato il Gruppo nell’ultimo anno:
- andamento economico consolidato di Gruppo al 31.12.2020: i dati verranno approvati dal C.d.A. della Capogruppo il prossimo 24 febbraio; pertanto, non potendo fornire anticipazioni di dettaglio, ha evidenziato una sostanziale tenuta dei valori economico/patrimoniali, seppure in un contesto difficile come quello dell’anno scorso, segnato dall’emergenza sanitaria. In particolare, il dato patrimoniale mantiene il CET1 al di sopra del 20%, l’NPL ratio lordo è al 7,50% ca, con ottimi livelli di copertura; il risultato economico del Gruppo, nonostante gli imponenti accantonamenti (più del doppio
rispetto a quelli stimati), si assesta su valori nettamente superiori a quelli del 2019;
- AQR: gli stress test sul portafoglio crediti delle banche del Gruppo, ancorché svolti nel pieno dell’emergenza Covid, con le conseguenti pesanti ricadute sul tessuto economico in cui operano le nostre BCC, hanno evidenziato risultati tutto sommato positivi;
- prospettive 2021: l’attuale crisi sanitaria, nonché economica / reddituale / occupazionale, che impatta sul sistema bancario, comporta la necessità di una revisione annuale del piano strategico. Quello di quest’anno, in corso di elaborazione, verrà presentato in BCE entro il 30.06.2021. Le variabili con cui fare i conti sono quelle di un mercato con una marginalità sempre più complicata, la feroce concorrenza nel sistema bancario che si traduce in operazioni di rafforzamento tra operatori (fusioni); mentre Bankit opera sugli Istituti di credito pressioni per la tenuta del modello di business, resta strategica la necessità di mantenere un equilibrio tra adeguato livello dimensionale delle banche di territorio e la redditività.
Nel percorso di elaborazione del Piano Strategico, finalizzato a definire il riassetto del Gruppo, si ascolteranno le Banche associate, attraverso incontri territoriali definiti in ambito regionale (e non per macro-regioni), in modo da agevolare il confronto ed addivenire a scelte quanto più possibile condivise.
Su sollecitazione delle Organizzazioni Sindacali, il confronto ha toccato l’assetto strategico del settore, in particolare riguardo a:
- ruolo di Federcasse e della contrattazione nazionale: l’Amministratore Delegato ha dichiarato che, pur nella dialettica complessiva, la contrattazione nazionale di Federcasse rimane centrale ma, parimenti, è importante il ruolo che deve avere la contrattazione di Gruppo per gestire i processi di riorganizzazione del Gruppo.
- modello di rete/filiali: l’adozione, da parte di molte banche del Gruppo, di un modello organizzativo della rete filiali “a grappolo” (ancorché variamente denominato) che sostituisce quello tradizionale e l’individuazione di figure professionali non contemplate dalla contrattazione collettiva vigente pongono la necessità di giungere, quanto prima, alla definizione di un accordo quadro, di settore e/o di Gruppo, che possa normare in modo omogeneo la nuova struttura organizzativa delle filiali definendo responsabilità, ruoli, mansioni ed inquadramenti in modo da valorizzare tutte le lavoratrici e i lavoratori coinvolti;
- ruolo delle Federazioni Locali: su questo tema, la Capogruppo ha ribadito la volontà di tenersi nel solco della tradizione della Cooperazione di Credito, rispettando le sensibilità, anche diverse, presenti nel settore, che si devono comporre a livello nazionale;
- Ipotesi di Gruppo Unico di settore: abbiamo sollecitato l’AD a darci una risposta all’ipotesi avanzata dal Direttore Generale del Gruppo Bancario ICCREA, in ordine alla costituzione di un ipotetico Unico Gruppo Bancario Cooperativo. Sul punto, ci è stato detto che nessuna formale richiesta, a tutt’oggi, è stata avanzata dal Gruppo ICCREA al Gruppo CCB;
- Carige: alla nostra richiesta di conoscere le prossime scelte sull’eventuale acquisizione del controllo societario di Carige da parte di CCB, ci è stato risposto che lo studio commissionato da CCB non è ancora concluso; quando sarà pronto, la Capogruppo si confronterà con le BCC associate per valutare e condividere eventuali scelte future.
- Solidarietà di Sistema: sul tema delle CR/BCC in semaforo rosso è stato nuovamente sollecitato un ruolo attivo e partecipato della Capogruppo verso le situazioni critiche presenti nel sistema.
L’A.D. ha dato la disponibilità ad un nuovo incontro da fissare alla metà aprile, per la prosecuzione del confronto e per acquisire maggiori dettagli relativi all’aggiornamento del piano strategico.
Le Organizzazioni sindacali valutano positivamente la disponibilità espressa dell’A.D. Sartori sulla necessità di continuare a confrontarsi, tempo per tempo, con il Sindacato nelle varie fasi di sviluppo del piano strategico a partire dal prossimo incontro di metà aprile.
Trento, 23 febbraio 2021
LA DELEGAZIONE SINDACALE DI GRUPPO
FABI FIRST/CISL FISAC/CGIL UGL CREDITO UIL CA