Nella serata di giovedì 11 aprile abbiamo sottoscritto un accordo in merito ai processi di riorganizzazione, ristrutturazione e riqualificazione in atto nel Gruppo e alle conseguenti tensioni occupazionali.
L’intesa conclude la procedura di Gruppo, con cui l’Azienda aveva dichiarato complessivi 600 esuberi sulla base degli interventi e delle trattative concluse (Biis, Casse di Risparmio dell’Umbria), ancora aperte (Neos Finance e Ispf, Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno e Banca dell’Adriatico) e della riorganizzazione della Direzione Centrale Operations di Isgs.
L’accordo prevede come da noi richiesto con forza soluzioni di Gruppo, assunzioni di lavoratori ex Tempo Determinato in base al numero di uscite per pensionamento e accesso al Fondo di Solidarietà su base volontaria e incentivata.
Potranno accedere al Fondo di Solidarietà i lavoratori che maturano il requisito pensionistico entro il 30 settembre 2017, con una permanenza massima nel Fondo di 36 mesi accompagnata dalla riduzione di orario/sospensione dell’attività (cosiddetta solidarietà difensiva) per un numero di 12 giornate lavorative al mese per il semestre precedente all’accesso al Fondo.
La retribuzione sarà quindi piena per 18 giorni del mese e mediamente al 60% per quelli relativi alla solidarietà difensiva, con una media mensile superiore all’ammontare dell’assegno successivamente erogato dal Fondo Esuberi.
La pianificazione delle suddette giornate sarà concordata dal lavoratore con l’Azienda.
L’accesso al Fondo dovrà essere richiesto entro il prossimo 31 maggio e sarà incentivato da un minimo del 10% della Retribuzione Annua Lorda (Ral) a un massimo del 35%.
Ai lavoratori in possesso dei requisiti pensionistici, che presenteranno richiesta di uscita entro il prossimo 10 maggio, verrà riconosciuto un premio di tempestività pari al 75% della Ral.
Al personale che confluirà nel Fondo saranno mantenuti i trattamenti di previdenza complementare, assistenza sanitaria e di agevolazioni bancarie e creditizie.
Il raggiungimento dell’obiettivo di 600 uscite tra pensionamenti e esodi sarà oggetto di verifica di Gruppo entro il 15 giugno.
Nel caso non fosse raggiunto il numero di adesioni previsto per le due platee di personale, i lavoratori in possesso dei requisiti pensionistici dovranno lasciare il servizio, mentre per quelli esodabili sarà aperto un ulteriore confronto per individuare idonee soluzioni.
L’accordo conclude il sofferto e difficile percorso aperto dall’Azienda con l’avvio di procedure relative a operazioni societarie e riorganizzazioni, che hanno prodotto eccedenze di personale nelle singole aziende.
Abbiamo evitato la gestione delle eccedenze per singole aziende, con le conseguenti gravi ricadute che avrebbero prodotto in termini sociali, economici e occupazionali.
Abbiamo ottenuto soluzioni di Gruppo socialmente sostenibili, rivendicando il valore del Fondo di Solidarietà come insostituibile ammortizzatore sociale volontario e incentivato del sistema del credito.
Abbiamo ottenuto la ripresa di nuove assunzioni di giovani nel Gruppo con contratti stabili di apprendistato, utilizzando il Fondo per l’Occupazione previsto dal Contratto Nazionale, che inizia quindi a produrre i suoi primi rilevanti positivi risultati.
Roma, 11 aprile 2013
DELEGAZIONI TRATTANTI GRUPPO INTESA SANPAOLO
Dircredito – Fabi – Fiba/Cisl – Fisac/Cgil – Sinfub – Ugl – Uilca