I nostri colleghi delle 5 filiali ex Unipol Banca temporaneamente al Banco di Sardegna in attesa di cessione sono ancora nel limbo!
È passato più di un anno e la tensione, l’ansia e la difficoltà di questo periodo sono esacerbate da questa situazione di indefinitezza.
È compito di noi tutti lavoratori fargli sentire la nostra vicinanza, nell’attesa che questo film abbia un finale positivo.
Vi alleghiamo quindi il comunicato relativo all’assemblea di venerdì scorso.
Non siete soli!
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COMUNICATO
In data 11 dicembre si è svolta l’assemblea dei lavoratori delle 5 filiali (Terralba, viale Sardegna, Alghero, via XX Settembre, Sassari, via Giagu, Iglesias, via XX Settembre e Nuoro, piazza Italia) che il Banco di Sardegna avrebbe dovuto cedere ad altro istituto di credito entro lo scorso 17 settembre in base ad una disposizione dell’Antitrust ma che a tutt’oggi, in assenza di soggetti interessati all’acquisto, si ritrovano in una condizione paradossale, in sospeso da un anno e mezzo e privi di una prospettiva certa: sospese per decreto tutte le possibilità di ottenere un trasferimento, sospesa la reale integrazione con la rete dello stesso Banco di Sardegna, sospesi anche avanzamenti e cambi di ruolo legati alla normale crescita professionale.
All’assemblea – la prima svolta al Banco in videoconferenza, stante la situazione determinatasi per l’emergenza sanitaria – erano presenti oltreché la gran parte dei lavoratori delle filiali ex Unipol in parola, anche le segreterie di Coordinamento del Banco e molti segretari territoriali della Sardegna delle scriventi OO.SS.
Nel corso dell’assemblea sono state rappresentate dai colleghi interessati tutte le problematiche emerse in questi 18 mesi ma soprattutto era tangibile la rabbia, l’esasperazione e l’ansia di chi, in maniera del tutto incolpevole e casuale, si è ritrovato, ad un anno e mezzo di distanza dal blocco operato da Antitrust, a non poter operare alle stesse condizioni e con la stessa considerazione di tutti i loro colleghi che si sono ritrovati ad operare nelle altre filiali e per di più senza ricevere alcun segnale o alcuna comunicazione dal Banco sul loro futuro.
In particolare sono state rappresentate dai colleghi tutti le seguenti problematiche:
1) La lunga attesa di risposte da parte dell’AGCM, e la paura di un rimando infinito.
2) Il silenzio assordante di quella che sarebbe dovuta essere la banca acquisitrice.
3) La frustrazione di colleghi pieni di energia, di buona volontà e di idee, colleghi che hanno tanto da dare all’Azienda e che invece si ritrovano relegati in questa sorta di limbo.
4) La determinazione da parte di tutti in ogni caso ad andare avanti e a salvaguardare con tutti i mezzi il proprio posto di lavoro, nonostante l’iniziale smarrimento.
Le scriventi OO. SS. trovano inaccettabile e vergognoso che i colleghi siano discriminati e non si sentano integrati nella grande famiglia del Banco.
Primo passo sarà quello di chiedere all’azienda un formale impegno affinché questa situazione diventi una priorità per l’AGCM. La paura manifestata dai colleghi è che questa situazione di proroga silente si allunghi all’infinito. Non dimentichiamo inoltre i tanti km che debbono fare quotidianamente numerosi colleghi, senza poter avere alcun tipo di avvicinamento o trasferimento.
Altro passo sarà ovviamente quello di pretendere dal Banco una reale e non soltanto formale parità di trattamento e di condizioni per questi colleghi, ad iniziare dal supporto agli organici e dal riconoscimento – anche per l’attività prestata nel corrente anno – di tutti quegli istituti premianti (leggi MBO, budget etc,) previsti per tutti gli altri colleghi che nelle altre dipendenze hanno svolto le medesime mansioni.
In assenza di interventi in questo senso da parte del Banco, le scriventi OO.SS. si riservano di intraprendere tutte le iniziative del caso, su diversi livelli, a tutela della dignità e della professionalità di questi lavoratori che a pieno titolo devono essere considerati nostri colleghi al 100%.
Sassari, 11 dicembre 2020
Le Segreterie di Coordinamento del Banco di Sardegna
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UICA – UNISIN