SULL’EMERGENZA COVID DB STA SBAGLIANDO
La drammatica recrudescenza della situazione di emergenza sanitaria dovuta al Covid-19 in Italia sta comportando pesanti effetti anche in Deutsche Bank Spa.
Le ricadute sulle Lavoratrici e sui Lavoratori appaiono addirittura più frequenti e numerose rispetto ai mesi scorsi, allorquando si pensava che la pandemia avesse raggiunto la sua fase più acuta.
In quel momento, nonostante alcune difformità di vedute, apprezzammo l’operato della Banca riconoscendone la volontà di mettere in atto molti interventi di salvaguardia della salute e di prevenzione del diffondersi del contagio che andassero anche al di là della mera applicazione delle norme in vigore, nell’ambito di uno sforzo comune e di una collaborazione utile per i Colleghi e la Clientela.
Con rammarico, dobbiamo oggi invece avanzare una serie riserve sui provvedimenti adottati dall’Azienda e sulla sua sostanziale indisponibilità a tenere nella dovuta considerazione le osservazioni ed i suggerimenti delle Organizzazioni Sindacali e degli RLS che pure sono volte ad interpretare in modo realistico le fondate preoccupazioni di Colleghi.
I nostri Colleghi, che mai sono venuti meno al loro dovere, avvertono infatti in questa fase una profonda distanza tra le loro esigenze e le decisioni della Banca.
Nonostante il proliferare tra i Dipendenti di casi di positività al virus, nonostante le ripetute e numerose chiusure di Sportelli, coinvolti dagli effetti della pandemia, DB Spa non ha ancora preso in considerazione la richiesta sindacale di riattivare le procedure di prevenzione e contenimento già adottate con successo nei protocolli di marzo.
E’ secondo noi indispensabile:
• Tornare alle turnazioni ed alla rigida suddivisione in squadre del Personale che opera in presenza
• Bloccare la mobilità territoriale tra sportelli
• Ripristinare l’attività lavorativa di rete in modalità “smart working”
Va inoltre ribadito dalle preposte strutture aziendali che l’operatività in presenza e su appuntamento deve essere rivolta all’espletamento delle attività indispensabili a garantire l’erogazione dei servizi essenziali.
Stigmatizziamo poi con forza il fatto che, nel pieno della seconda ondata pandemica, venga insistentemente richiesto ai Colleghi di contattare i Clienti con lo scopo di indurli a recarsi fisicamente in banca, a dispetto quindi delle raccomandazioni delle Autorità, per motivazioni di carattere commerciale che, in alcuni casi, riguardano campagne di prevendita di strumenti finanziari che verranno collocati solamente ad inizio del 2021. In molti casi non sussiste quindi alcun profilo di urgenza o necessità bensì la volontà aziendale di perseguire, a qualsiasi costo ed improvvidamente, obiettivi di vendita che evidentemente poco si conciliano con l’attuale situazione sanitaria e con un approccio volto ad operare sempre in modo indiscutibilmente etico. Non crediamo siano queste le condotte che possono portare ad un vantaggio competitivo per DB né che vi sia comunque alcuna giustificazione al riguardo.
Le stesse nuove misure recentemente introdotte per il Personale DG che lavora in smart working, rischiano di compromettere la separazione in gruppi dei Colleghi sin qui adottata, generando conseguenze che divergono dal principio di massima cautela sempre invece auspicabile in contingenze quali quella attuale.
Riteniamo che DB Spa dovrebbe quantomeno valutare provvedimenti di diversa intensità e rigore nei territori di volta in volta inseriti tra quelli a rischio accresciuto per poter modulare adeguatamente misure rafforzate in ragione dell’aumentare del pericolo. Riteniamo invece insufficiente e riduttivo che l’Azienda si limiti alla minima applicazione dei protocolli e delle norme nonostante la crescente grave situazione legata alla pandemia nel Paese.
Risulta assolutamente incomprensibile l’atteggiamento di ostinata chiusura di Deutsche Bank, che di fatto si è dimostrata insensibile alle ripetute proposte sindacali di recuperare provvedimenti che solo qualche mese fa hanno contribuito in maniera rilevante a contenere i rischi.
Siamo passati da una Banca che adottava misure all’avanguardia ad una che si posiziona al minimo consentito: i Lavoratori si meritano senz’altro maggiori tutele.
Milano, 17 novembre 2020
Le Segreterie di Coordinamento in Deutsche Bank
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN