Credem: ancora incertezze nel mettere in atto ulteriori interventi per l’emergenza Covid


EMERGENZA CORONAVIRUS: ROMPERE GLI INDUGI !

Nel pomeriggio del 4 novembre si è tenuto il secondo incontro fra le Organizzazioni Sindacali e la Direzione del Credem in questa nuova, preoccupante fase pandemica.
Tra i vari temi legati all’emergenza Covid-19, si è esaminato lo stato di attuazione delle misure di prevenzione e protezione all’interno del Gruppo Credem per il contrasto della diffusione del contagio.

Dobbiamo riscontrare ancora incertezze nel mettere in atto ulteriori interventi a maggior tutela delle lavoratrici e dei lavoratori, peraltro già adottati con successo nel corso della fase precedente:

♦ contingentamento degli ingressi dei clienti, con prenotazione degli appuntamenti anche per la cassa, oltre che per il commerciale, riducendo all’essenziale le occasioni di accesso

♦ chiusura pomeridiana di tutte le filiali del gruppo per la cassa ed il commerciale

♦ chiusura mattutina infrasettimanale, a turno, delle filiali

♦ utilizzo dello smart working a rotazione anche in filiale per i cassieri

Abbiamo sollecitato l’azienda ad utilizzare ed implementare tutti gli strumenti che favoriscano l’attività a distanza, al fine di ridurre la presenza fisica della clientela, valutando misure da applicare con urgenza, in particolar modo nei luoghi di lavoro delle regioni che il recente DPCM ha dichiarato “zona rossa”, da estendere progressivamente alle restanti regioni.

Inoltre, abbiamo richiesto la possibilità di ridurre la pausa pranzo per i colleghi in presenza, onde favorire il rientro al domicilio in fasce orarie a più bassa frequenza di utenti nei mezzi pubblici.

Ci attendiamo risposte immediate e concrete su questi punti, per favorire la massima sicurezza anche per i colleghi della Rete, tenuti a garantire il servizio essenziale alla clientela; a tutt’oggi, riscontriamo che queste risposte da parte di Credem tardano a venire.

Riteniamo che interventi coraggiosi ed efficaci in questa fase non siano ulteriormente procrastinabili, per prevenire i rischi sulla salute delle persone; rimanere alla finestra, in attesa di valutare quanto disposto dagli altri, non ci pare una buona tecnica; servono segnali chiari ed inequivocabili, visto che ci troviamo, di nuovo, in un contesto di elevatissima diffusione del contagio.

Quotidianamente ci confrontiamo con colleghi stremati, psicologicamente e fisicamente; in questa grave situazione sanitaria sono troppi i clienti che si recano ancor oggi in filiale per operazioni non urgenti e certamente procrastinabili. Questi ed altri comportamenti possono contribuire alla diffusione del virus e rischiano di compromettere la salute dei colleghi.

Riteniamo necessario che in questa difficile fase si faccia il massimo ed anche di più; auspichiamo quindi di poter continuare a condividere con l’azienda la ricerca e l’attuazione di soluzioni concrete che preservino lavoratrici, lavoratori, clienti e la stessa continuità aziendale.

 

Reggio Emilia 6/11/2020

La delegazione sindacale del Gruppo Credem
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN

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