dal sito www.cgilbrianza.it
Aggiornamento del 29/10/2020
Contratto aziendale scaduto da 13 anni e straordinari imposti ma non riconosciuti, presidio dei lavoratori e delle lavoratrici davanti alla sede storica del Banco Desio
“Nell’arco di un anno e mezzo, è la seconda volta che siamo costretti a organizzare un presidio contro il Banco Desio. Purtroppo le motivazioni rimangono le stesse: contratto aziendale scaduto da 13 anni, unica banca del sistema a non averlo rinnovato nonostante utili positivi, e straordinari imposti ai lavoratori ma non riconosciuti”, a intervenire al presidio di questa mattina davanti alla sede storica del gruppo Banco Desio in piazza Conciliazione è Elena Farina della Fisac Cgil di Monza e Brianza. Un presidio organizzato dalla categoria della Cgil che rappresenta lavoratrici e lavoratori delle assicurazioni e del credito, insieme alla Fabi, la federazione autonoma bancari italiani.
“Eravamo preoccupati lo scorso anno per il futuro della banca e lo siamo maggiormente quest’anno in quanto per la sesta volta in 10 anni c’è stato un cambiamento al vertice. 6 direttori generali in 10 anni con relative buonuscite senza alcun cambiamento sostanziale a favore dei lavoratori”, insiste la rappresentante sindacale della Fisac.
“La semestrale lo scorso 30 di giugno, periodo di piena emergenza sanitaria dettata dalla pandemia Covid, registrava un utile netto consolidato di 9,6 milioni di euro a dimostrazione dell’impegno di tutti i lavoratori del Banco e dei grandi sacrifici che gli stessi hanno messo in campo quando anche durante il lockdown le filiali erano aperte garantendo servizi alla collettività”, spiega Farina.
“Peccato siano stati ringraziati a parole e non nei fatti”, è l’amara considerazione dei sindacati in presidio. Infatti, 9,6 milioni di utile, secondo l’organizzazione sindacale, si è ottenuto “grazie alla compressione dei costi sul personale”, considerato il risparmio ricavato “da 13 anni di contratto aziendale fermo al 2007”.
“Qualora si dovessero mantenere l’atteggiamento aziendale teso a umiliare il fattore umano e le conseguenti relazioni sindacali legate solo ed esclusivamente alle esigenze unilaterali dell’impresa, le organizzazioni sindacali proseguiranno con una serie di mobilitazioni anche in altri territori dove sono presenti le filiali del Banco Desio”, avverte Farina.
La notizia sta facendo discutere: ne stanno parlando tutti i giornali locali.
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