MPS: prevenzione e produzione

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L’avanzare inesorabile della seconda ondata di pandemia rende necessario tornare alle misure di protezione che abbiamo contrattato nella prima fase, e che hanno consentito di proteggere i lavoratori MPS nei luoghi di lavoro e di limitare gli episodi di contagio, dando al contempo il nostro contributo sociale per la limitazione della mobilità delle persone.

Siamo pertanto convinti che in questo momento, la creazione di due team di Lavoratori non comunicanti vada estesa anche alle filiali di medie dimensioni, con organici fino a 6, evitando tra l’altro interpretazioni periferiche sui numeri come sta accadendo per quelle a 10, e che per le filiali più piccole, vada ripristinata l’apertura a giorni alterni. Il conseguente ricorso al lavoro agile in estensione non deve prestarsi a interpretazioni riduttive. Il personale che lavora in modalità agile presta servizio e, se ben organizzato dalle funzioni competenti, supporta il lavoro dei colleghi in presenza e predispone le condizioni per la finalizzazione dell’attività commerciale in cui è richiesta la presenza. La coesione tra responsabili e team e la produttività non sono in discussione, come è emerso senza equivoci anche dalle risultanze della survey aziendale sull’argomento.

Il Lavoro agile, oltre che strumento in chiave evolutiva dell’organizzazione del lavoro è un importante mezzo di protezione dei Lavoratori in questa fase emergenziale.

Anche le altre misure che nella prima fase della pandemia hanno fortemente contribuito a contenere i casi di contagio all’interno della Banca, come l’accesso della clientela su appuntamento (che deve essere confermato come metodo strutturale, ai fini della migliore pianificazione delle attività e di una programmazione gestita in modo ordinato), la limitazione ai casi di stretta necessità del lavoro in presenza negli uffici di Direzione Generale, di Area Territoriale e di Direzione Territoriale, il divieto delle missioni, itrasferimenti dei colleghi e gli affiancamenti per cambio ruolo limitati alle situazioni di indispensabilità ai fini della continuità operativa in particolare della rete filiali.

Le RSA periferiche devono essere coinvolte con informative puntuali sulla materia, così come devono essere informate sulle chiusure disposte per ragioni precauzionali.

È necessario impartire disposizioni univoche e non interpretabili in particolare sulle stipule dei mutui in filiale, chiarendo se e quante persone possono contemporaneamente accedere e in quali locali della banca, avuto presente che moltissime filiali sono sprovviste di un salottino per ricevere i clienti, dove comunque le presenze hanno un limite predefinito e non superabile, calcolato dall’azienda nel rispetto del distanziamento. Se gli spazi non sono idonei, l’alternativa è di stipulare presso lo studio notarile. Dovrebbero inoltre essere bloccate, le sperimentazioni e l’estensione di procedure in via di definizione, come ad esempio il Digital branch, per non creare inutili difficoltà ai colleghi.

Mentre chiediamo all’azienda di discutere urgentemente il ripristino di tutte queste misure, già sperimentate e pertanto percorribili, ci giungono alcune segnalazioni di ripresa delle sollecitazioni commerciali che si spingono anche oltre il limite di prudenza imposto dalla ripresa del contagio. Raccomandiamo a tutti i colleghi di attenersi scrupolosamente alle indicazioni del Datore di Lavoro che, in ordine alla protezione e prevenzione, lavora in stretto raccordo con i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza.

Diffidiamo ogni eventuale atteggiamento che non sia improntato alla massima tutela dei colleghi; è fondamentale il contributo che ogni azienda deve dare in termini di responsabilità e azioni concrete volte al superamento dell’emergenza.

Siena, 28 ottobre 2020 LE SEGRETERIE

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