Dal mese di settembre sono ripresi gli incontri settimanali in remoto tra Coordinamenti Rsa unitari di Area Territoriale e DRUAT. Nel frattempo, l’emergenza sanitaria si è purtroppo riacutizzata facendo registrare un aumento di contagi, quarantene lavorative e scolastiche, e problematiche conseguenti, non solo di salute fisica, ma anche di organizzazione familiare e, più complessivamente, di “tenuta” individuale e sociale.
Tutto ciò, nella nostra azienda si intreccia con una situazione di grave e perdurante disorganizzazione, intesa principalmente come incapacità di mettere a sistema le troppe priorità, che finiscono per sovrapporsi confusamente andando a stressare una rete già molto provata anche prima dell’emergenza. Se aggiungiamo l’incertezza sul futuro aziendale, l’ormai diffusa inadeguatezza degli organici, l’inefficienza di sistemi informatici obsoleti, la continua produzione normativa, spesso sovrabbondante e contraddittoria, ne ricaviamo un quadro di forte pressione sui lavoratori e le lavoratrici, ormai stremati dal perdurare e dall’aggravarsi di condizioni di lavoro fortemente stressanti.
Entriamo nel merito delle questioni all’ordine del giorno nella nostra Area.
Uscite al fondo di solidarietà e assunzioni
Le adesioni confermate al fondo sono 65, di cui ben 55 sulla Rete, distribuite in tutte le DTR ma con particolare prevalenza in Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna.
Le uscite comporteranno quindi ulteriori disagi a una Rete già stremata, che non ha beneficiato in alcun modo delle precedenti assunzioni.
Affiancamenti
Circa metà delle 55 uscite di Rete è rappresentata da cassieri e supporti operativi, per cui il DRUAT ci ha informati della necessità di provvedere ad affiancamenti interni alla filiale per renderla autonoma.
Abbiamo sottolineato come siano necessari chiarezza e trasparenza dei criteri e rispetto del contratto e delle normative aziendali. Abbiamo, inoltre, evidenziato la necessità di affrontare seriamente, a livello complessivo aziendale il tema della sicurezza degli affiancamenti, limitandoli a quelli indispensabili e prevedendo modalità chiare che garantiscano il distanziamento fisico e dispositivi di sicurezza adeguati nei momenti in cui questo non è possibile. Allo stesso tempo, l’affiancamento dovrà rispettare l’intero tempo previsto (75 ore).
Lavoro da casa
In questi mesi, il DRUAT ci ha puntualmente informato sulle percentuali di presenza al lavoro e sulle varie tipologie di assenza, sottolineando sempre la disponibilità al ricorso al lavoro agile. Sappiamo però, che molte lavoratrici e lavoratori, pur avendone diritto, hanno preferito non usufruirne proprio per non aggravare ulteriormente le difficoltà della propria struttura.
Abbiamo apprezzato la rapidità con cui l’azienda ha risposto alla richiesta di ripristinare la modalità di ingresso dei clienti su appuntamento, alla quale si aggiungono le recenti disposizioni riguardanti i turni e l’apertura della cassa.
Ciò ha dimostrato che è possibile tutelare la salute di tutti. Trovare risposte alle esigenze di cura familiare legate all’emergenza e preservare, anche aumentando, l’efficienza lavorativa è quindi un obiettivo raggiungibile. Per farlo è necessario ripensare l’organizzazione del lavoro, confrontandosi con chi i lavoratori li rappresenta. I lavoratori bancari hanno dimostrato fin qui grande senso di responsabilità e compattezza nell’affrontare tutte le sfide e le difficoltà che di giorno in giorno sono emerse; non saper sviluppare queste risorse significherebbe vanificare ogni loro sforzo.
D’altra parte, per non disperdere i sacrifici finora compiuti, anche i lavoratori dovranno saper mantenere la stessa compattezza nell’attenersi al rispetto di tutte le norme sulla sicurezza emanate per fronteggiare il Covid. Comportamenti dissimili, oltre a non tutelare la salute altrui e propria, potrebbero essere veicolo solo di disgregazione e tensione nei luoghi di lavoro, finendo per nuocere ed aggravare situazioni di tensione, come precedentemente sottolineato, già preesistenti. Abbiamo segnalato al DRUAT la mancanza di consapevolezza da parte di alcune figure appartenenti alla funzione commerciale, che continuano ad esercitare pressioni commerciali eccessive e inopportune rispetto alla grave situazione economica che la pandemia sta creando in quasi tutti i settori.
Si è concordato infine di proseguire il confronto con il DRUAT con cadenza bisettimanale, per continuare lo stretto monitoraggio dell’emergenza e l’evoluzione delle situazioni ad essa conseguenti.
Padova, 27 ottobre 2020