A ROMA IL 6 APRILE 2013, AL PALALOTTOMATICA, A PIEDI IN TRAM IN TRENO IN AEREO, PER LA GRANDE FESTA, IL GRANDE EVENTO CHE SANCIRA’ L’APOTEOSI, IL GIUBILEO, IL SUCCESSO DEL PIANO INDUSTRIALE DEL FAMOSO DUO PROFUMO/VIOLA.
Dopo mesi di lacrime e sangue (dei lavoratori) che non sono ancora finite, di piagnistei su malversazioni, derivati, perdite di bilancio miliardarie, di miliardi di depositi persi, il duo PROFUMO/VIOLA trova i soldi per uno spettacolo al Palalottomatica con tanto di scelta di menù per i fortunati partecipanti.
Ovviamente di sabato, in questo uguali al precedente mitico tandem MUSSARI/VIGNI, che il 16 settembre 2006 organizzarono la stessa festa all’Auditorium di Roma per esaltarsi come Nerone. Questi suonava la cetra tra le fiamme di Roma, Mussari e Vigni invece stavano preparando l’incendio che avrebbe bruciato cinque secoli di storia della più antica Banca del mondo. Il destino che ci riserva il nuovo Tandem non si conosce, però stiamo vivendo drammaticamente il presente.
Un sistema di relazioni sindacali distrutto e disprezzato, un contratto integrativo frutto di 40 anni di lotte e di conquiste, di colpo cancellato, 1.659 colleghi prepensionati con l’85% dello stipendio, di cui la maggior parte finanziata dai lavoratori rimasti con sei giorni di solidarietà all’anno. Tra i colleghi andati via, decine di loro erano ancora operativi e rappresentavano la spina dorsale operativa, un network di relazioni interne ed esterne, la memoria della nostra Banca.
La rete sottoposta a un pesante ricambio generazionale tra i titolari, nonché a pressioni commerciali snervanti, pressanti, umilianti anche in momenti dove sotto l’attacco dei media i colleghi hanno dato l’anima per difendere l’azienda con orgoglio e dignità;
i colleghi over55, che in assenza di un suicidio di massa, sono costretti a riempire buche nell’acqua, a sviluppare chissà quale clientela sul territorio oppure a recuperare crediti da imprese e famiglie strozzate dallo Stato e dalla crisi economica;
i colleghi della DAACA e del Consorzio, in disperante attesa del loro destino e del mitico partner che il famoso DUO dice di non riuscire ancora a trovare.
Come i gloriosi precedenti di ALITALIA e FIAT, anche PROFUMO e VIOLA, l’unica strada che sanno percorrere è quella della destrutturazione, di fumosi piani industriali prodotti questi sì con ritmo frenetico, dell’avvilimento delle condizioni di lavoro.
Dopo decine di incontri che si sono susseguiti per mesi in tutti i luoghi di lavoro e anche in alberghi per presentare piani industriali e bilanci “di svolta” non si conosce l’ordine del giorno e soprattutto il motivo della festa al Palalottomatica, l’unica certezza è che lo stiamo pagando noi lavoratori con i nostri fine settimana “regalati” e con i soldi che PROFUMO e VIOLA stanno prelevando dalle nostre tasche.
Viterbo, 5 aprile 2013 La segreteria
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