In vista della data di pagamento della retribuzione di luglio, riteniamo utile riproporre le informazioni già diffuse sulla riduzione della pressione fiscale sul lavoro dipendente, prevista – per le prestazioni rese dall’1.7.2020 – dalla Legge n. 21/20201.
Le misure introdotte dal provvedimento sono il risultato del confronto svoltosi tra Governo e Parti sociali nel periodo antecedente l’emergenza epidemiologica, nel corso del quale era stato concordato l’utilizzo delle risorse stanziate per la riduzione del c.d. cuneo fiscale, nella direzione che la CGIL, unitariamente con CISL e UIL, rivendicava da tempo, anche attraverso il ricorso alla mobilitazione.
Si è trattato di un risultato importante, che vuole tuttavia essere solo il primo passo di una più complessiva riforma fiscale imperniata su equità e progressività, che realizzi una adeguata redistribuzione e promuova lo sviluppo.
Riservandoci di tornare in argomento in caso di ulteriori precisazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate, di seguito forniamo le principali informazioni sul provvedimento, che prevede due diversi trattamenti a seconda del livello di reddito:
- il trattamento integrativo dei redditi di lavoro dipendente e assimilati – pag. 2
- l’ulteriore detrazione fiscale per redditi di lavoro dipendente e assimilati – pag. 3
- Norme comuni al trattamento integrativo e all’ulteriore detrazione – pag. 4
- Precisazioni desunte dalle indicazioni valide per il «Bonus 80 Euro» – pag. 5
- Alcuni esempi di TRATTAMENTO INTEGRATIVO o di ULTERIORE DETRAZIONE in base al reddito – pag. 6
1 – Legge 2 aprile 2020, n. 21 “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 5 febbraio 2020, n. 3, recante misure urgenti per la riduzione della pressione fiscale sul lavoro dipendente”.