Intesa Sanpaolo: abrogata la normativa che disciplina il bonus 80 euro

dal sito Fisac Intesa Sanpaolo
16 luglio 2020


RIDUZIONE DELLA PRESSIONE FISCALE SUL LAVORO DIPENDENTE – MISURE URGENTI

Come avevamo anticipato qui, dal 1° luglio 2020 la normativa che disciplina il bonus 80 euro (comma 1-bis, art. 13, TUIR – c.d. ‘bonus Renzi’) risulta abrogata.

Per le prestazioni di lavoro rese fino al 30 giugno 2020 il bonus 80 euro continua ad essere riconosciuto in busta paga ai lavoratori aventi diritto secondo le regole ordinarie (in misura piena per i titolari di reddito complessivo non superiore a euro 24.600, in misura ridotta per i titolari di redditi superiori a euro 24.600 e fino a euro 26.600).

Per le prestazioni di lavoro rese dal 1° luglio 2020 sono invece previste due nuove misure di sostegno ai redditi di lavoro dipendente e assimilati, alternative tra loro: un trattamento integrativo e un’ulteriore detrazione fiscale (artt. 1 e 2, DL n. 3/2020).

Analogamente a quanto previsto per il bonus 80 euro, anche le nuove misure spettano subordinatamente al rispetto di determinati limiti di reddito complessivo annuo prodotto dal lavoratore e sono riconosciute in via automatica dal sostituto d’imposta sulla base dei dati in suo possesso.

L’azienda procederà al riconoscimento del beneficio fiscale, a partire dal mese di luglio, automaticamente in busta paga, sulla base del reddito lordo da lavoro dipendente corrisposto al lavoratore nel corso dell’anno.

I colleghi che, per effetto di redditi ulteriori rispetto a quello da lavoro dipendente presumono di percepire nel 2020 un reddito complessivo lordo annuo maggiore rispettivamente di 28.000 euro (trattamento integrativo) o 40.000 euro (ulteriore detrazione), pur avendo un reddito da lavoro dipendente lordo inferiore ai limiti sopra citati, hanno la facoltà di chiedere all’azienda l’esclusione dai benefici fiscali previsti dal Decreto.

L’applicazione della nuova norma in materia di taglio del cuneo fiscale potrà comunque essere richiesta in fase di conguaglio fiscale o in sede di compilazione della propria dichiarazione dei redditi (modello 730/2021 redditi 2020 o modello Unico/2021 redditi 2020).

Abbiamo ovviamente aggiornato lo specifico capitolo della nostra Guida alla BUSTA PAGA, e comunque i nostri sindacalisti sul territorio (qui trovate tutti i loro riferimenti) sono a vostra disposizione per ogni chiarimento.

 

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