In data 9 luglio si è tenuto un incontro fra Organizzazioni Sindacali e funzioni HR di FINECO BANK per un confronto sui risultati della survey relativa al lavoro da remoto.
I dati hanno confermato, come da noi ribadito di frequente anche prima dell’emergenza sanitaria, che il lavoro da remoto è uno strumento utile poiché consente di conciliare più agevolmente la vita privata con il lavoro riducendo il tempo dedicato agli spostamenti e pertanto molto apprezzato.
In questa particolare fase è anche uno strumento prezioso a garanzia della salute dei dipendenti Fineco, dei loro familiari e della collettività tutta che, tuttavia, non può definirsi smartworking perché vengono a mancare tutti gli elementi di flessibilità.
Dall’indagine sono anche emerse delle criticità che devono essere tenute in debita considerazione: il 60% circa della popolazione ha riferito di aver avuto delle difficoltà che attengono soprattutto agli aspetti comunicativi e relazionali. C’è inoltre da considerare il tema dei costi maggiori che gravano sul personale (es. connessione internet, utenze, mancata erogazione del Buono Pasto) e gli aspetti relativi alla difficoltà di allestire una adeguata postazione lavorativa nelle proprie abitazioni che si manifesta ad esempio in posture non corrette per mancanza di sedie ergonomiche o in difficoltà visive per la dimensione dello schermo del PC portatile, fattori che a nostro avviso non sono adeguatamente emersi nella survey.
Le Organizzazioni Sindacali di FINECO BANK anche in passato hanno sostenuto la validità dello smartworking in azienda chiedendone l’estensione a tutte le aree quale utile strumento di conciliazione che, come tale, deve essere in grado di rispondere alle esigenze individuali e pertanto non può che avere carattere di volontarietà come stabilito dal vigente CCNL ABI e carattere di reale flessibilità nei tempi e nei luoghi come previsto dalla L.81/2017 pur nel rispetto della contrattazione collettiva.
Superata la fase emergenziale potrebbe, quindi, essere opportuno discutere, all’interno delle previsioni del vigente CCNL, le modalità operative dello smartworking nella nostra azienda perché risponda ai criteri sopradefiniti e sia realmente utile a rispondere alle esigenze peculiari e differenti dei singoli. In tal senso esamineremo eventuali proposte che dovessero sopraggiungere dalla banca.
Una particolare attenzione come Organizzazioni sindacali sentiamo di doverla rivolgere a tutti quegli aspetti non immediatamente evidenti ma che possono manifestarsi nel lungo periodo relativamente ad esempio al tema della salute e sicurezza, al diritto alla disconnessione ed alla componente relazionale che, a nostro avviso, è una tra le ricchezze di FINECO che va non solo salvaguardata ma rafforzata e, ove necessario, migliorata con strumenti appositi.
Lo smartworking può portare reale valore aggiunto se favorisce un profondo cambio culturale.
Reggio Emilia, Milano 15/07/2020
OO.SS.FINECO BANK
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL