VIOLAZIONI NORMATIVA MIFID II
Ai Colleghi dell’Area L’Aquila
Nella posta elettronica di filiale avete trovato, in data odierna, indicazioni da parte dell’Area riguardo allacompilazione “CORRETTA” del questionario MIFID al fine di “APRIRE LA POSSIBILITÀ DI COLLOCARE LE POLIZZE ARCA VITA DI RAMO I”.
Da pochi minuti è arrivata una precisazione, sempre dall’Area, CHE HA FATTO SEGUITO AD UNA MIA SEGNALAZIONE e con la quale si rettifica il senso del precedente messaggio.
Faccio una doverosa premessa: l’impegno di tutti per il raggiungimento degli obiettivi di budget dev’essere massimo e non può essere messo in discussione.
Detto questo, il messaggio inoltrato alle filiali è estremamente grave.
La normativa MIFID dice sostanzialmente questo: se un prodotto non è adatto per un cliente, quel prodotto NON PUÒ essere venduto a quel cliente.
Parliamo di una legge, che può piacere o meno ma va rispettata.
L’eventuale “aggiustamento” del questionario, fatto non sulle caratteristiche del cliente ma per vendere un prodotto, rappresenta quindi un ILLECITO, con conseguenze sul piano civile e penale (e i precedenti di colleghi di altre banche rinviati a giudizio cominciano ormai ad essere numerosi).
Per questo vi invito ad agire con il massimo impegno, ma in modo responsabile e nel pieno rispetto delle normative, segnalando tempestivamente ogni indicazione anomala.
Un abbraccio
Luca Copersini
Segretario Provinciale Fisac/Cgil L’Aquila
Comunicazione congiunta di tutte le RSA de L’Aquila
Nel mese di giugno 2017 le scriventi RSA diffusero tra i colleghi un volantino nel quale si esprimeva profonda preoccupazione per il clima che si era venuto a creare nell’Area L’Aquila a seguito di messaggi che, da più parti, cercavano di spingere i colleghi a perseguire il raggiungimento di risultati commerciali a tutti i costi, anche a scapito delle normative.
A seguito del volantino si svolse, in data 22/9/2017, un incontro con la Gestione Risorse, le Relazioni sindacali, il
Responsabile della DT Adriatica e l’Area Manager dell’Aquila.
In quella sede riferimmo una serie di comportamenti ed indicazioni che in modo più o meno palese invitavano i colleghi ad aggirare leggi e normative interne.
Tra i comportamenti scorretti da noi riportati, la diffusione di un modello di questionario MIFID pre-compilato, adattato alle esigenze di budget e non alle caratteristiche dei clienti, in totale contrasto con lo spirito di una normativa il cui fine è impedire la vendita di prodotti non adeguati al profilo di rischio degli investitori.
In quella sede decidemmo, nel rispetto delle indicazioni dei colleghi che ci avevano chiesto di mantenere l’anonimato, di non riportare nel dettaglio i singoli episodi sui quali le nostre segnalazioni si basavano. Questo consentì al Direttore Territoriale e all’Area Manager di respingere con forze le nostre ricostruzioni, affermando che nulla di ciò che stavamo riportando era mai accaduto, e di non aver mai avuto notizie di comportamenti scorretti.
Questa premessa serve per introdurre quanto si è verificato in questi giorni presso la DT Adriatica e l’Area L’Aquila.
In data 2/01/2019 dalla DT Adriatica è stata inviata un’email relativa al collocamento di polizze vita, completa di note operative “Al fine di favorire la corretta compilazione dei questionari”.
Il messaggio non lascia spazio ad interpretazioni: i questionari MIFID vanno compilati secondo le indicazioni impartite.
A questo si aggiunge la modalità di vendita, ormai abituale, consistente nel mettere a disposizione della rete un quantitativo limitato di polizze, e per un breve lasso di tempo: in tal modo si crea una “gara” tra le filiali per vendere vendere prima degli altri il prodotto, spingendo i colleghi ad ignorare le più elementari norme di prudenza e facendo apparire la scelta di “aggiustare” i questionari come una scorciatoia inevitabile per non farsi battere sul tempo.
E’ interessante notare come il messaggio sia stato inviato per conoscenza al Direttore Vicario della DT ed ai Capi Area, quindi, almeno in questa circostanza, nessuno di loro può affermare di non esserne venuto a conoscenza: eppure non abbiamo notizie di interventi volti a correggere le indicazioni scorrette.
Al contrario, in data 10/1/2019, dall’Area L’Aquila è stato invece diffuso a tutti i lavoratori della rete un messaggio molto simile a quello precedentemente scritto dalla DT. Nel testo si rilevano due differenze rispetto alla comunicazione originale.
Da un lato si accentua l’enfasi sulla necessità di sbrigarsi a collocare il prodotto (chi prima arriva…..), difficilmente compatibile con una vendita responsabile di prodotti finanziari.
Dall’altro la frase chiave risulta modificata in modo lieve ma significativo: “Al fine di favorire la corretta compilazione dei questionari….” diventa “fornirvi alcune indicazioni riguardo alla corretta compilazione del questionario Mifid II necessario per aprire la possibilità di collocare il prodotto”. Seppur sfumato, il senso del messaggio rimane lo stesso.
Appena letta l’email diffusa dall’Area abbiamo inviato un messaggio tramite cellulare per chiedere spiegazioni, ricevendo l’assicurazione che sarebbe seguita una rettifica. In effetti, a fine mattinata, dall’Area AQ viene diffuso alle filiali un nuovo messaggio che di fatto sconfessa il precedente ma che non sarebbe mai stato scritto senza il nostro intervento.
Nell’incontro del settembre 2017 avevamo evidenziato come, stando a quanto ci veniva riportato, i comportamenti scorretti partivano dalla DT e venivano poi ridiffusi dall’Area.
Avevamo segnalato come venissero impartite chiare indicazioni per adeguare i profili di rischio ai prodotti da vendere invece di vendere prodotti adeguati ai profili di rischio. I colleghi ci hanno riferito come questa prassi non sia mai cessata.
Oggi, se mai ce ne fosse stato bisogno, abbiamo la prova che le nostre segnalazioni non erano campate in aria, ma basate su fatti estremamente concreti.
Indipendentemente da quanto avvenuto in passato, abbiamo ritenuto fosse assolutamente doveroso segnalare quanto è accaduto negli ultimi giorni, soprattutto in considerazione della pericolosità dei comportamenti da noi evidenziati, e della gravità delle potenziali conseguenze che questi comportamenti potrebbero arrecare all’azienda ed ai lavoratori.
Nel restare a disposizione per ulteriori chiarimenti, inviamo distinti Saluti.
LE RSA L’AQUILA
Fabi – Pierluigi Baldini
First/Cisl – Giulio Olivieri
Fisac/Cgil – Luca Copersini
UNISIN – Patrizia Calabrese