Segreteria di Coordinamento Fisac ICCREA: sintesi piano industriale del Gruppo 2020-2023

Segreteria di Coordinamento Gruppo Bancario Iccrea

Illustrazione del Piano Industriale del Gruppo Bancario ICCREA alle OOSS

In data 2 luglio u.s. il Direttore Generale della capogruppo ICCREA ha illustrato alle Segreterie Nazionali ed ai Coordinamenti di Gruppo delle Organizzazioni Sindacali il tanto atteso Piano Industriale del triennio 2020-2023.

In premessa è stato sottolineato dal Direttore che la stesura del piano ha visto la partecipazione attiva delle aziende del perimetro diretto e delle banche aderenti, elemento questo indispensabile trattandosi di un Gruppo Bancario “Cooperativo” che, a differenza degli altri Gruppi Bancari, deve coinvolgere tutti i portatori di interesse (comunità locali, clienti, soci ed i circa 20.000 collaboratori).

Il Direttore ha inoltre evidenziato che l’intervenuta emergenza sanitaria COVID-19, di cui in prima stesura il piano industriale non teneva ovviamente conto, richiederà alcuni necessari adeguamenti che tuttavia non ne cambieranno la strategia che resta principalmente improntata sull’elemento della “sostenibilità”, ovvero il raggiungimento di un risultato economico tale da consentire nell’arco piano l’accumulo di un patrimonio sufficiente a contribuire all’ulteriore sviluppo del GBCI ed anche ad assorbire eventuali shock di mercato.

Il Gruppo, ha continuato il Direttore, per ambire a diventare “solido e sostenibile”, deve necessariamente intraprendere un grande processo di trasformazione che, attraverso l’attuazione di progetti già individuati, si concretizzerà su tre principali linee di intervento che riguarderanno le Banche, le Società del Perimetro Diretto e l’implementazione di specifiche “azioni trasversali”.
Obiettivi, tempi e costi di tali azioni di trasformazione verranno costantemente monitorati da uno specifico comitato che riporterà al CdA.

Tra gli obiettivi individuati dal piano, dunque, vi è in primis l’accantonamento a patrimonio che, stante la peculiarità del Credito Cooperativo, non è conseguibile con rilevanti emissioni azionarie, bensì attraverso la realizzazione di “utili” e quindi l’aumento di redditività. Di conseguenza il piano prevede un ROE del 5% circa di ritorno sul capitale, stimato con l’implementazione di circa ulteriori 130 punti base rispetto alle soglie imposte dalle autorità di vigilanza.

Parallelamente il piano prevede l’ulteriore smaltimento del credito anomalo (già passato nell’ultimo periodo dal 18% all’11,3% del 2019) con l’obiettivo di arrivare nel 2023 ad un target dell’8% di NPE RATIO.

Di seguito le principali azioni che, declinate in specifici progetti, sarà necessario attuare per dare concretamente gambe alla imprescindibile “trasformazione” del Gruppo prevista nel piano industriale:

1 Linee di intervento sulle Banche:

  •  sviluppo commerciale: tra le principali leve per incremento dei ricavi
  •  riduzione dei costi: azioni mirate con orientamento ad esternalizzazioni virtuose verso il Gruppo (generare valore)
  • economie di scala (ad es. sulla centrale acquisti si stima un risparmio di oltre 100 milioni di euro nei 3 anni dell’arco piano)
  •  modifica assetto territoriale: razionalizzazione della rete distributiva (criteri di adeguatezza in equilibrio economico e, ove ciò non fosse perseguibile, avvio di processi aggregativi che non necessariamente escludano un reinsediamento nelle aree dove non siamo presenti)

E’ stato specificato che il CdA della capogruppo ha dato puntuale indicazione di salvaguardare il nr massimo possibile di banche

 

2 linee di intervento per le società del Perimetro Diretto:

  • efficientamento e riorganizzazioni (accorpamenti) delle società, derivanti da una attenta analisi effettuata da uno specifico Comitato
  • accentramento dei servizi / fabbriche prodotto. Il DG ha ufficializzato le future operazioni che riguardano la fusione di Iccrea bancaImpresa Area Crediti in capogruppo e decisioni non definitive sulle altre aree di IBI in particolare sul settore Leasing , Il progetto di specializzazione della Monetica, la fusione per incorporazione di BCC Cre.Co. in Banca Sviluppo, il rafforzamento di Bcc Risparmio&Previdenza, il riposizionamento e riorganizzazione di MC FVG, il progetto Back office che riguarda l’accentramento di alcune attività oggi svolte dalle BCC e successivamente
    un’operazione di riposizionamento nelle aziende del perimetro diretto, il riposizionamento e ridefinizione del perimetro retail e commerciale, il riposizionamento di BCC Factoring, l’accentramento in BCC SI dell’IT di gruppo (operazione conclusa in questi giorni con l’ipotesi di accordo che prevede alcune tutele e garanzie importanti e utili anche pe rle operazioni societarie future).

Il Direttore ha specificato, e come Fisac abbiamo espresso un deciso apprezzamento, che ferma restando la necessità di riduzione dei costi, tale aspetto è comunque stato chiarito che risulta SECONDARIO rispetto al tema dell’AUMENTO DEI RICAVI

 

3 linee di intervento per le “azioni trasversali”:

  • ruolo determinate sarà svolto dalla funzione Risorse Umane del Gruppo sia per l’aspetto delle relazioni sindacali per la gestione delle procedure contrattuali (accorpamenti, riorganizzazioni, assetti territoriali, ecc.), che relativamente alla riqualificazione ed alla formazione delle lavoratrici e dei lavoratori
  •  sviluppo ed investimenti sul digitale e sulla multicanalità saranno imprescindibili anche ai fini dello sviluppo commerciale, fermi restando i valori della relazione personale e del localismo come espressione di prossimità.
  • capacità di aumentare la qualità dei servizi offerti

Confidiamo, come dichiarato dal Direttore, in periodici ulteriori incontri che consentano di seguire l’andamento del piano, rispetto al quale torneremo, tempo per tempo, con specifiche note di maggior dettaglio sui singoli progetti.

 

La FISAC CGIL, nella consapevolezza dell’enorme impegno a tutti richiesto per il raggiungimento degli ambiziosi obiettivi del piano industriale e per il necessario adeguamento, in continuità, dei modelli organizzativi, che dovranno preservare al contempo la natura e le peculiarità del Credito Cooperativo, ritiene indispensabile il fattivo coinvolgimento delle lavoratrici e dei lavoratori.

Coinvolgimento che come FISAC CGIL rivendichiamo da sempre, convinti che per poter accompagnare questa fase formulando nostre proposte, è indispensabile una forte coesione delle lavoratrici e dei lavoratori della categoria proprio nel momento in cui sono chiamati anche ad una nuova consapevolezza del loro ruolo.

Ad oltre un anno dall’avvio della riforma del Credito Cooperativo e delle attività dei Gruppi è ora importante che in tempi brevi si possano percepire, da parte di tutti i soggetti coinvolti, i vantaggi dell’appartenenza ad un Gruppo Bancario Cooperativo. A tale proposito il raggiungimento degli obiettivi del piano industriale, l’accrescimento patrimoniale, un corretto accompagnamento delle innovazioni, il miglioramento dei servizi, il mantenimento della capacità di prossimità ai territori, ai soci ed alla clientela di riferimento ed il supporto effettivo alla economia reale del Paese, in una situazione generale di oggettiva difficoltà, sono da noi condivisi ed auspicati.

Il riconoscimento del ruolo delle lavoratrici e dei lavoratori, il mantenimento dei livelli occupazionali, l’investimento nella formazione continua qualificata e qualificante, la ridefinizione dei percorsi professionali, il mantenimento della coesione in tutti gli ambiti compreso quello contrattuale, debbono essere parte integrante ed indispensabile del piano di trasformazione.

Non di meno auspichiamo, ed in questo saremo impegnati a dare il nostro contributo, un avanzamento importante della riforma, che superi le attuali difficoltà nella definizione completa del quadro normativo e regolatorio risolvendo ad esempio la questione del principio di proporzionalità regolamentare e di vigilanza, completi i regolamenti attuativi necessari, preveda un diverso approccio alla gestione dei crediti deteriorati (NPL) e non solo riguardo le previsioni del Regolamento UE 2019/630 (NPL post 26 aprile 2019).

Si tratta di una grande sfida, sulla quale come Fisac CGIL vogliamo pure scommettere!
E siccome riguarda il futuro e la tenuta occupazionale dell’intera categoria
pretendiamo che le colleghe ed i colleghi da noi rappresentati
ne facciano parte a tutto tondo perché, ne siamo convinti,
questa sfida o si vince insieme o si perde in toto.

Roma, 8 luglio 2020

La Segreteria di Coordinamento del Gruppo Bancario Iccrea

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