UNIPOL, CEDUTA LA BANCA A BPER PER 220 MILIONI
Il gruppo assicurativo rileverà dall’istituto 1,3 miliardi di sofferenze per 130 milioni. Utile a 628 milioni nel 2018. L’ad Cimbri: “Saliremo al 20%”. Vandelli: “Vicini acquisto Arca sgr”
MILANO – Unipol ha ceduto a Bper la sua intera partecipazione in Unipol Banca per 220 milioni di euro. La cifra, si spiega in una nota, sarà pagata interamente in denaro. Contestualmente, si legge, Unipol ha rilevato da Bper due portafogli di sofferenze del valore di libro di 1,3 miliardi di euro al prezzo di 130 milioni di euro. Unipol assumerà “un ruolo di investitore stabile, di lungo termine” di Bper, di cui oggi è primo azionista con il 15% del capitale, con un’opzione per salire fino al 20%. “Abbiamo l’opportunità di salire al 20% e saliremo”, ha chiarito l’ad di Unipol Carlo Cimbri in conference call. Parole che danno ulteriore spinta al titolo Bper a Piazza Affari, dove arriva a crescere di oltre dieci punti percentuali e chiude a +8,83%.
La notizia arriva insieme alla comunicazione dei risultati 2018 del gruppo assicurativo. Unipol ha chiuso l’esercizio 2018 con un utile di 628 milioni di euro, a fronte della perdita di 169 milioni registrata nel 2017 quando ha dovuto spesare la ristrutturazione di Unipol Banca, e ha proposto ai soci il pagamento di un dividendo di 0,18 euro per azione. Il gruppo, si legge in una nota, ha raggiunto gli obiettivi del piano industriale chiuso con questo esercizio, conseguendo nel triennio utili ordinari cumulati per 1,85 miliardi di euro e distribuendo dividendi ordinari per 386 milioni.
Sul fronte Bper l’istituto emiliano “è vicino” ad acquistare il 40% di Arca Sgr insieme alla Popolare di Sondrio e una comunicazione potrebbe arrivare “nei prossimi giorni”. Lo ha detto il ceo di Bper, Alessandro Vandelli, nel corso della conference call con gli analisti. Vandelli ha definito l’acquisto di Arca una grande opportunità per Bper e Popolare di Sondrio, che sono già azionisti dell’asset manager, aspettandosi dall’operazione un impatto sul capitale “molto basso”.
La Bce intanto ha comunicato alla banca la raccomandazione alla banca ad implementare un graduale adeguamento dei livelli di coverage sullo stock di crediti deteriorati (in essere al 31 marzo 2018) fino al raggiungimento dell’integrale copertura entro il 2025 per gli npl garantiti con anzianità superiore ai 7 anni ed entro la fine il 2024 per quelli non garantiti con anzianità superiore ai 2 anni.
Le raccomandazioni della vigilanza relative sia agli stock sia ai nuovi flussi di npl, precisa l’istituto di credito, ‘non
sostituiscono i principi contabili ai quali la banca si attiene e si atterrà in futuro nella determinazione degli accantonamenti.