CALCAGNI (FISAC): PIATTAFORMA UNICO STRUMENTO PER RINNOVO CONTRATTO
Radiocor – Per il rinnovo del contratto dei bancari “la base negoziale è, e rimane, la piattaforma da presentare alle lavoratrici e ai lavoratori del comparto entro tempi ragionevolmente stretti.
Pertanto si riconferma la decorrenza dal primo gennaio 2019 degli effetti del contratto in rinnovo sino al 28 febbraio
prossimo” Lo spiega a Radiocor il segretario generale della Fisac, Giuliano Calcagni, eletto alla guida dei bancari della Cgil dal congresso del sindacato di fine novembre scorso.
Calcagni spiega che “il percorso di confronto proposto da Abi non ha come scopo l’approdo ad un ‘accordo quadro’ ma di definire le tematiche del rinnovo del contratto nazionale. Da qui dunque – aggiunge – si avviano i lavori per la costruzione della piattaforma, unico strumento di negoziazione con Abi”. Riguardo al tema economico, che sarà parte importante del confronto, Calcagni osserva: “assunti i positivi dati di trend settoriale non c’e’ piu’ motivo da parte di Abi non solo di rilanciare ulteriori operazioni sul contenimento dei costi ma anche di mantenersi ancorata a parametri ante contratto del 2012”.
articolo de “Il Sole 24 Ore”: CONTRATTO BANCARI trattative in corso
Prima la cornice condivisa da banche e sindacati, basata sui temi rilevanti, poi la trattativa vera e propria per il rinnovo del contratto. È il percorso che Abi e Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin hanno condiviso nell’accordo di ieri, con cui sono stati confermati per tutto febbraio 2019 gli assetti contrattuali di settore in corso, con la volontà di ricercare entro il 28, attraverso un serrato calendario di incontri, le tematiche di maggior rilevanza in attesa della piattaforma sindacale per il rinnovo del contratto dei 300mila bancari Abi. Dall’11 febbraio verrà definito un fitto calendario di incontri, ma quelli che si sono svolti, lasciano dire al presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, che «sul contratto c’è un clima costruttivo».
La scelta di questo percorso inedito aiuta sicuramente i lavori delle parti in una stagione di profondo cambiamento che richiederà un contratto innovativo. Il prossimo contratto dei bancari, nelle prime intenzioni, si preannuncia come quello della svolta, con un sindacato che è però fortemente deciso a ribadirne la centralità.
Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi, spiega che gli incontri dei giorni scorsi sono serviti «al sindacato per cominciare a misurare la volontà delle banche per un nuovo contratto che fotografi concretamente i cambiamenti in atto nel settore su innovazioni tecnologiche, nuove attività e figure professionali, cambiamenti che dovranno considerare le esigenze dei lavoratori bancari sia sotto il profilo economico sia sotto il profilo normativo. Da oggi partirà una fortissima accelerazione per la presentazione della piattaforma e le conseguenti capillari assemblee dei lavoratori chiamate ad approvarla. Il mese di febbraio sarà fondamentale per l’intera vertenza». Sileoni aggiunge anche che chi parla di disdetta è uno sprovveduto o è in malafede: «Non sussistono le condizioni né politiche né sociali». L’intesa è «funzionale a individuare in un arco temporale stringente gli argomenti centrali per un rinnovo contrattuale di alto profilo – spiega il nuovo segretario generale di First Cisl, Riccardo Colombani -. Viene comunque lasciata ferma e impregiudicata la salvaguardia di tutte le questioni economiche e normative, come gli aumenti contrattuali, che non possono limitarsi al solo recupero dell’inflazione, o come il Tfr, il cui raffreddamento della base di calcolo è anch’esso scaduto a fine dicembre».
Il segretario generale della Fisac Cgil, Giuliano Calcagni, ci tiene a precisare che il percorso condiviso «non ha come scopo l’approdo a un accordo quadro ma quello di definire le tematiche del rinnovo, la cui base negoziale è e rimane la piattaforma da presentare ai bancari entro tempi ragionevolmente stretti».