Task Force
Dall’inizio della pandemia, per ragioni note a tutti, sono state create alcune task force per un numero di circa 1500 persone, per far fronte all’emergenza pandemica, che ha imposto la chiusura delle filiali e delle strutture.
Tali risorse sono state ripartite principalmente tra;
– capital light 460 persone circa che è composta nella stragrande maggioranza da assistenti corporate tolti alle aree;
– Supporto a UCD 1000 persone che sono tutti colleghi e colleghe della rete delle Filiali.
In base a quanto ci avete riferito, attualmente la task force di supporto a Ucd consta di ca 500 persone.
Abbiamo chiesto, sia in sede di Tavolo Covid sia in sede di tavolo di Gruppo che le task force terminassero una volta ripristinata l’apertura di tutte le agenzie nel caso della Task force supporto UCD, e, nel caso della Capital light ad esaurimento del magazzino delle pratiche del “decreto Liquidità.
Ora sappiamo che la Task Force Capital Light è stata prorogata sino al 17 luglio ( o forse il 31 luglio) mentre per quanto riguarda il supporto UCD, terminate le incombenze di moratoria (passate alle Filiali) sono state date a questi colleghi e colleghe attività vicinissime, diremmo coincidenti, con quelle svolte dai colleghi del direct, come la vendita di prodotti ( compact finanziamenti) e campagne (Bancomat).
Ribadiamo con forza la richiesta di una immediata chiusura di tutte le task force poiché sono venuti meno i presupposti che ne hanno determinato l’apertura ed in particolare evidenziamo che:
– drenano risorse alla attività di rete che è restata in capo ad una percentuale insufficiente di personale, con conseguente difficoltà per le aree commerciali di assicurare l’apertura delle filiali che sono già in carenza di organico;
– per quanto riguarda il corporate, giunto davvero allo STREMO, ha portato ad una situazione lavorativa non più sostenibile
sta esponendo senza più giustificazione tutti i colleghi a rischi operativi e carichi di lavoro inaccettabili, anche in considerazione delle ferie e degli imminenti esodi; Riteniamo si stia realizzando una strisciante fase di preparazione ad una ristrutturazione profonda del modello di servizio che per noi è inaccettabile, in quanto sta avvenendo senza il previsto confronto con le OO.SS. e che sta danneggiando l’immagine e la reputazione dell’Istituto con la clientela.
In particolare, evidenziamo le persone che attualmente lavorano nella tf a sostengo di UCD vengono ogni giorno a conoscenza della modifica del proprio profilo professionale, da consulente, consulente personal a CONSULENTE SMART.
Ogni giorno inoltre vengono informati dai propri coordinatori (altra nuova figura) che presto o tardi saranno inseriti nell’organico del Direct.
Chiediamo chiarezza e trasparenza, poiché se nel periodo dell’emergenza alcuni strumenti sono stati usati per un miglior servizio e per tutela della salute dei colleghi, dei clienti e della collettività, ora non hanno più ragion d’essere.
Chiediamo esplicita conferma, che chi ha lavorato nei task Forces non abbia alcuna penalizzazione nel percorso inquadramentale ex accordo 4 febbraio 2017 e del verbale.
2 luglio 2020
Le Segreterie di Coordinamento di UniCredit SpA
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA/UIL – UNISIN