Partiamo da due dati certi: NESSUN ALIBI
- Banco Bpm non riapre 251 filiali, che pesano il 14% sulla diffusione nazionale della rete, il 18% su Lombardia e oltre il 20% su Milano città e Provincia. UNA VENTINA DI FILIALI INSISTONO NELL’ALTO MILANESE E IN PROVINCIA DI VARESE.
- NESSUN IMPEGNO ALLA RIAPERTURA, se non entro fine anno; scelta questa commercialmente poco credibile e portatrice di pesante discredito reputazionale, avente come unico obiettivo chiaro, ma non dichiarato, la riduzione dei costi!
Il sindacato, unitariamente, ha più volte denunciato il rischio che le “non riaperture” possano nascondere la volontà di rendere definitiva la modalità sperimentata in periodo di lockdown quale strumento per “sistemare i bilanci e presentare piani industriali compiacenti ai
mercati finanziari.”
Riassumiamo di seguito quanto dichiarato dall’AD Castagna:
- razionalizzazione degli immobili,
- potenziamento dei canali multimediali – senza traccia di adeguati investimenti tecnologici
- estensione strutturale dello smart working
Forte preoccupazione, quindi, per le conseguenze sociali denunciate anche da diversi Sindaci, “la Banca nelle nostre piccole comunità rappresenta un servizio essenziale”ci dicono, per gli effetti negativi che tali chiusure rischiano di portarsi dietro a livello di risultati economici -di credibilità -di presidio sul territorio, senza dimenticare le possibili ricadute professionali sui Lavoratori.
RITENIAMO che sguarnire il territorio di preziosi presidi creditizi possa avere una ricaduta negativa anche per le aziende in un momento di estrema delicatezza nel quale avrebbero bisogno di un maggiore supporto da parte di una Banca dalle forti connotazioni territoriali
VALUTEREMO con attenzione tutte le ricadute del nuovo piano industriale, confidando serva a sgombrare ogni perplessità che le azioni ad oggi messe in atto suscitano.
OCCORRONO chiarezza e certezze sul ripristino delle condizioni in essere agli inizi di marzo. Le filiali sono state chiuse per fronteggiare una situazione emergenziale, per tutelare la salute di Lavoratori e Clienti.
Oggi è necessario ripartire, in sicurezza e nel rispetto delle norme vigenti. La pandemia non può essere un alibi.
Chiediamo tempi certi e brevi.
Legnano 30 giugno 2020