Comunque vada sarò un successo!
Parliamo di un argomento facile: la remunerazione del Management della Banca. Perché ci sentiamo di poter andare sul sicuro?
Certamente non ci sbaglieremo pensando che anche per il 2020 di soldi, in quel contesto, ne circoleranno parecchi.
In secondo luogo si tratta di un argomento che stuzzica non poco la sensibilità dei Colleghi, a maggior ragione in questo momento nel quale lo stress emotivo e lavorativo sta toccando picchi raramente riscontrabili in passato.
Per parafrasare al contrario quello che disse Churchill a proposito dei piloti della RAF all’indomani della Battaglia d’Inghilterra: “mai così pochi debbono così tanto a così tanti”.
A questo punto avremmo quasi assolto il compito di ironizzare sulla questione per cui andiamo nel concreto per fare alcune osservazioni più circostanziate. Il 25 giugno è convocata l’Assemblea degli Azionisti di DB Spa (di fatto il socio quasi unico è DB AG) il cui ordine del giorno recita testualmente:
- Relazioni del Consiglio di Sorveglianza e della società incaricata della revisione legale dei conti.
- Aggiornamento delle politiche di remunerazione a favore dei Componenti del Consiglio di Gestione e del Consiglio di Sorveglianza.
- Nomina dei Componenti del Consiglio di Sorveglianza, previa determinazione del numero; nomina del Presidente e di uno o più Vice Presidenti; determinazione del compenso, inclusa la remunerazione per particolari cariche.
- Relazione sulle politiche di remunerazione.
- Definizione per un limitato numero di Top Managers di un rapporto tra quota fissa e quota variabile della remunerazione sino ad un massimo del 200%.
Vedremo se ci saranno novità sulle nomine, intanto chissà se la revisione legale dei conti comporterà qualche riflessione sui successivi punti dell’Ordinedel giorno… Anche volendo sorvolare su questo aspetto, non secondario, ci focalizziamo sul punto 5.
Ma come? Con questi chiari di luna e questa situazione operativa si pensa a maggiorare per alcuni Top Managers la quota variabile della remunerazione sino a doppiare quella fissa?
Lo scorso anno il massimo proposto valeva il raddoppio del normale stipendio, il che è comunque un bell’andare ma in ogni caso una percentuale pari alla metà di quello cui si sta pensando ora.
I casi sono due: o la quota fissa di alcuni Top Managers verrà sensibilmente ridotta e quindi si premieranno “davvero” i risultati (possibile ma non probabile), oppure si ritiene che nel 2020 si possa fare un “colpaccio” el’andamento economico della Banca migliori in modo esagerato proprio in virtù delle doti di alcuni Top Managers (possibile ma ancora meno probabile, non fosse altro per quanto si sta verificando a livello generale).
Sia come sia, solo il tempo (ed i prossimi documenti ufficiali che la Banca dovrà pubblicare) ci dirà come saranno andate le cose.
Appuntiamoci idealmente di andare a verificare quanto accadrà con il prossimo bilancio. Come diceva qualcuno ben più sveglio di noi (anche se non sempre in senso positivo) “a pensare male spesso ci si azzecca” ed in queste occasioni i cattivi pensieri vengono naturalmente.
Speriamo solamente che eventuali bonus non siano per la brillante conclusione del Progetto Aurora perché questo sarebbe proprio difficile da digerire…