Deutsche Bank, Il Giornalino n.6 2020 – Meglio dirlo prima

Meglio dirlo prima

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Nell’ultimo numero avevamo parlato di quanto stava accadendo in relazione al Go Live di Aurora verificatosi qualche giorno prima. Ne avevamo sottolineato le criticità e le difficoltà e, francamente, ora pensavamo di poterne parlare al passato o quasi. Niente di meno vero… a distanza di alcune settimane siamo ancora alle prese con una situazione che ormai nessuno può più definire pronosticabile o “normalmente” complessa.

Le problematiche che ancora permangono, ed altre che in taluni casi stanno tuttora emergendo, sono di proporzioni ancora così considerevoli che ci sembra difficile poter fare previsioni circa la loro risoluzione in tempi brevi. Non stiamo qui a ripetere quanto state trovando scritto sui comunicati che si susseguono e che continueranno a sollecitare l’Azienda a trovare urgentemente una via d’uscitache sollevi i Colleghi da questa situazione e consenta anche di avereun’operatività effettivamente adeguata a far fronte alle aspettative dei Clienti.

Troppo stress, troppi rischi potenziali, troppa pressione scaricata su una Rete già strutturalmente debole e messa a dura prova anche dall’emergenzasanitaria. Sottovalutazione dei problemi, sopravalutazione delle capacità aziendali, fretta eccessiva, fragilità formative, difficoltà nell’assistenza: non siamo in grado di dire quale di questi elementi possa essere davvero la causa prima di quanto vediamo di giorno in giorno. Con ogni probabilità a monte delle difficoltà sta una sommatoria di questi fattori che combinati insieme stanno diventando una specie di trappola per i Colleghi e, per altri versi, anche per i Clienti.

Sarebbe importante capire il perché della scelta di operare la migrazione informatica proprio ora. E’ chiaro che non stiamo criticando il fatto in sé, bensì come si è svolto. I motivi che hanno indottol’Azienda ad agire proprio adesso non sono mai stati veramente spiegati.

Se c’erano particolari convenienze economiche od organizzative (e non possiamo che pensare ve ne siano state e

e sperare nel contempo che fossero effettivamente decisive), sarebbe stato preferibile evidenziarle in modo chiaro: nonostante tutto, sapere perché si deve“soffrire” è sempre meglio che non capire bene perché ci si trovi nel bel mezzo di una spirale di travolgenti problemi.

Il tratto della trasparenza aziendale non è irrilevante nei rapporti con il Sindacato e con i propri Dipendenti. Non si pensa certo che la Banca possa essere sempre un luogo “aperto”, nel sistema capitalistico ciò è naturalmente impossibile, ma su certe questioni occorre anche che essa sappia riconoscere il valore del rappresentare le cose come stanno realmente anche se alle volte possono risultare sgradevoli.

Magari non si acquista il vero e proprio consenso ma la comprensione spesso sì. Non vogliamo credere, lo diciamo davvero in tutta sincerità e lo riprendiamo nel successivo articolo, che gli eventuali vantaggi o risparmi economici derivanti da queste non condivisibili scelte vadano infine ad alimentare il bonus di qualche Manager… almeno questo speriamo ci venga evitato.

Sotto il profilo sindacale non ci stancheremo mai di ricordare che, soprattutto in queste condizioni, l’unica cosa veramente da evitare è di assumersi rischi improprinell’esercizio del lavoro, rischi magari derivanti dalle disfunzionalità della procedura o dai blocchi della stessa.

Non è agendo “ai limiti” che si risolvono le disagevoli situazioni operative che ogni giorno vengono rilevate. Passerà la nottata?

Ovviamente sì ma commetteremmo errore sia ritenendoci prossimi al nuovo giorno, sia pensando che una volta trascorsa la buriana tutto possa tornare come prima. Oltretutto, una volta a regime, occorrerà verificarel’effettiva efficacia dei nuovi sistemi informatici rapportati alle esigenze specifiche di DB e su questo non possiamo che sospendere il giudizio in attesa di tempi e condizioni diversi dagli attuali.

Ci troveremo di fronte, nei prossimi mesi, ad una serie di confronti fondamentali per il futuro della Banca, tanto che anche le Segreterie Nazionali stanno seguendo con attenzione le nostre vicende e potranno essere chiamate a svolgere un ruolo non secondario.

La Banca si sta assumendo l’onere di decisioni importanti alle quali il Sindacato non vuole certamente partecipare in veste di semplice uditore o notaio. Se quanto sta accadendo in questo periodo sarà motivo di riflessione perl’Azienda, nonostante tutto potremo almeno dire che a qualcosa sarà servito.

 

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