COORDINAMENTI di UNIPOL BANCA
COMMISSIONE POLITICHE COMMERCIALI
Nella giornata di giovedì 14 febbraio si è svolto il primo incontro, per l’anno 2019, della commissione bilaterale sulle Politiche Commerciali di Unipol Banca.
Il primo argomento all’ordine del giorno ha riguardato il caso IDB, la società operante nel mercato dei diamanti dichiarata fallita dal Tribunale di Milano il 15 gennaio u.s., per la quale la nostra Azienda ha svolto il ruolo di “procacciatore d’affari”, proponendo i prodotti della stessa alla propria clientela.
L’Azienda ci ha riferito che sono 571 i clienti in Unipol Banca che hanno sottoscritto un contratto con IDB, di cui 33 sono sfociati in reclami, in buona parte già evasi.
Le funzioni della Direzione, interessate del caso, hanno approntato una proposta da poter avanzare ai clienti, che prevede:
- supporto operativo per ottenere la consegna dei beni, per coloro che li avessero lasciati in deposito;
- la possibilità, per i clienti che lo richiedessero, di cedere i beni a Unipol Banca, che si rende disponibile al riacquisto ad un prezzo pari all’85% del valore (versato dal cliente all’atto della sottoscrizione).
L’Azienda sta predisponendo una comunicazione da fornire alla clientela, che verrà pubblicata sul sito internet della banca presumibilmente entro il 22 febbraio p.v.; in contemporanea, le filiali riceveranno l’elenco dei nominativi da contattare per presentare questa opportunità, in particolare per supportare operativamente coloro che devono richiedere la consegna dei beni alla curatela fallimentare.
Ai clienti pertanto verranno fornite sia informazioni gestionali, in merito al loro investimento, sia informazioni tecniche relative alla modalità di presentazione della richiesta alla curatela, tramite PEC, eventualmente fornendo anche un supporto pratico.
Verrà offerto inoltre, ai clienti che vorranno conservare i beni, una cassetta di sicurezza gratuita presso le filiali dotate di tale servizio.
La richiesta di riconsegna dei beni dovrà essere effettuata entro l’8 marzo 2019, mentre per la eventuale vendita alla Banca non ci sarebbero termini.
Seguiremo attentamente l’evolversi di quanto riferitoci dall’Azienda dato che, oltre alle centinaia di clienti coinvolti nel caso IDB da tutelare e assistere, vi sono altrettanti colleghi che sono in apprensione a causa, in alcuni casi, delle pesanti sollecitazioni che ricevono dalla stessa clientela, soprattutto dopo il fallimento della società.
L’incontro è proseguito poi con la discussione di merito sulle pressioni commerciali, che purtroppo in alcune Aree ha superato i livelli accettabili.
Benché ci si fosse già intrattenuti in passato con l’Azienda per le stesse problematiche trattate ieri, abbiamo voluto riportare casi specifici di pressioni improprie, messi in atto dalla libera discrezionalità dei vari ruoli di sintesi della filiera commerciale, che oltre a lederne la dignità, arrivano talvolta a mettere a repentaglio l’equilibrio psico-fisico delle persone, confliggendo sia con gli accordi nazionale e interno in materia, sia con le previsioni legislative che regolamentano il rapporto di lavoro subordinato, sia con le norme contrattuali di categoria, sia con i codici etici del Gruppo a cui ancora apparteniamo.
L’azienda ci ha assicurato che, dei casi segnalati in commissione, verranno immediatamente resi edotti il Direttore Generale e i suoi collaboratori.
Abbiamo evidenziato, peraltro, come alcuni applicativi, le incessanti e invadenti mail e telefonate dei vari ruoli di sintesi nonché la compilazione di alcuni “files”, rendono particolarmente difficile per i colleghi lo svolgimento della propria attività lavorativa in maniera regolare ed efficace.
A questo proposito abbiamo chiesto all’Azienda di ricordare a tutti i ruoli di sintesi che il corretto uso degli applicativi e l’utilizzo della reportistica ufficiale della Banca devono essere gli unici strumenti da utilizzare per una corretta gestione del monitoraggio dell’attività di vendita
Questa volta ci aspettiamo azioni pronte e concrete che riportino l’esercizio delle politiche commerciali nell’alveo della sostenibilità e della liceità, in una fase storica in cui le banche alimentano e producono più sfiducia che fiducia, risultando all’occhio attento della clientela come un sistema organizzativo da censurare.
Nel prossimo incontro, calendarizzato per la metà del mese di marzo, esamineremo gli esiti delle iniziative aziendali a seguito della forte e chiara presa di posizione espressa da tutte le sigle, iniziative che devono avere come obiettivo primario la creazione di un sereno e costruttivo clima di lavoro, condizione imprescindibile anche per poter ottenere i risultati commerciali auspicati.
In assenza di riscontri concreti, abbiamo già rappresentato all’Azienda la possibilità di interventi più incisivi da parte delle Organizzazioni Sindacali in termini di stigmatizzazione e contrasto di eventuali pratiche non legittime che dovessero permanere.
Nel frattempo, come sempre, esortiamo i nostri colleghi a continuare a segnalarci eventuali condotte scorrette e “sgarbate”, al fine di segnalarle nelle sedi opportune.
Bologna, 18 febbraio 2019.
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UIL C.A.
UNIPOL Banca S.p.A.