Inform@fisac aprile 2019

COORDINAMENTI DI UNIPOL BANCA

SISTEMA INCENTIVANTE:
FIGLI DI UN DIO MINORE

 

Nella giornata del 9 aprile scorso, la Delegazione Aziendale ha illustrato alle OO.SS.AA. il sistema incentivante per l’anno 2019. Come per il passato, esso risulta INIQUO e INGIUSTO. Vi ribadiamo, ancora una volta, le nostre motivazioni.

In primis dobbiamo evidenziare che la presentazione è stata fatta con solo 48 ore di anticipo rispetto alla data di prevista comunicazione al personale, in aperta violazione dell’Articolo 51 del vigente CCNL. E’ infatti previsto che le OO.SS.AA. possano richiedere ENTRO 3 GIORNI dall’illustrazione al tavolo sindacale, l’avvio di una procedura di confronto finalizzata alla ricerca di soluzioni condivise.

Quanto sopra premesso, ribadiamo per l’ennesima volta che:

  1. è INIQUO escludere dal sistema incentivante i colleghi che forniscono un “apporto
    indiretto” al raggiungimento dei risultati aziendali (il personale della DG), in aperta
    violazione del comma 3 dell’Articolo 51 del CCNL;
  2. è INGIUSTO prevedere l’esclusione dal sistema incentivante di quei colleghi che, a causa di
    un infortunio o di una patologia, sono COSTRETTI ad assentarsi dal servizio per più di 45 o
    60 giorni (si potrebbe prevedere una erogazione pro-quota);
  3. è INIQUO che le strutture che in corso d’anno “performano” commercialmente in modo
    brillante, come già accaduto, vedano i loro obiettivi aumentati in modo discrezionale;
  4. è INGIUSTO che i Gestori Affluent e Small Business vedano il loro incentivo decurtato dal
    mancato raggiungimento di obiettivi di struttura.

E questi sono solo alcuni degli aspetti di criticità, i più significativi; ma già poter affrontare questi punti permetterebbe all’Azienda di raggiungere l’auspicata condivisione con le OO.SS.AA.

Risulta anche molto deludente l’atteggiamento aziendale che, a fronte della proposta delle OO.SS., non ha previsto alcuna forma di gratifica per il personale che sarà impegnato nelle attività di “migrazione” verso BPER.

Impegneremo l’Azienda nel confronto che ci è consentito nelle more delle previsioni contrattuali, per cercare una soluzione di reciproca soddisfazione; auspichiamo che l’Azienda non dimostri una totale chiusura su questi temi, atteggiamento che sarebbe solo indice di una incapacità di affrontare seriamente il problema e di mancanza di sensibilità e rispetto verso i colleghi.

Bologna, 16 aprile 2019.

 

FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UIL C.A
UNIPOL Banca Spa

 

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