Inform@fisac maggio 2019

NOTIZIE DALLA RETE: ANCORA PRESSIONI COMMERCIALI

 

Le fatiche di Sisifo
(o “le pressioni commerciali non vanno in ferie”)

In effetti il mito greco di Sisifo (condannato in eterno a spingere un pesante masso fino alla vetta di un monte, per poi ricominciare da capo perché questo ricadeva verso valle) è quello che meglio descrive la condizione dei colleghi addetti alla vendita (definirli consulenti pare ormai anacronistico) dei prodotti finanziari.

La pressione commerciale non solo non è diminuita, ma addirittura si è inasprita e non considera più neppure le ferie, dei colleghi e dei clienti, e neppure lo svuotarsi di paesi e città durante i ponti.
Incessante e imperturbabile continua la sua opera di martellamento; il mantra da ripetere è: quanto hai fatto? Non più cosa hai fatto ma quanto, dando per scontato che esiste solo la vendita e il resto del lavoro è inesistente o irrilevante.
I colleghi quindi si trovano, come novelli Sisifo, a raggiungere con fatica la vetta dell’obiettivo assegnato per poi immediatamente ricominciare col successivo ed ennesimo budget. Senza una pausa, senza soluzione di continuità.

Le telefonate non cessano mai: quanto hai fatto?? Cominciano la mattina e cessano (a stento) la sera. I colleghi esausti e frastornati si chiedono il motivo di tutta questa ‘aggressività’; quale sia il vero obiettivo da raggiungere non si sa.

L’unica cosa certa è che ogni giorno devono scalare immancabilmente la vetta dei budget.
Da parte nostra continueremo a segnalare agli organi preposti tutte le storture di cui veniamo a conoscenza, quindi per favore segnalatecele.

Ci giungono segnalazioni di forti pressioni commerciali in queste settimane; indipendentemente dal periodo, indipendentemente dalle poche risorse presenti presso le filiali (spesso in trasferta per sopperire a carenze organizzative), indipendentemente dalla necessità di svolgere corsi di aggiornamento non facilmente fruibili, indipendentemente dagli accordi sulle politiche commerciali e dalle comunicazioni aziendali in merito alle continue pressioni e metodologie di controllo da adottare.
Ad oggi, referenti commerciali di distretto continuanoo ad adottare vecchi ed obsoleti metodi di controllo e quasi quotidianamente chiedono collocamenti continui di prodotti.

Comprendiamo benissimo le forti preoccupazioni dei vertici aziendali nel raggiungimento degli obiettivi, ma questa continua pressione, la richiesta di dover collocare qualsiasi cosa a chiunque pur di “rispettare la Campagna” è una metodologia non più accettabile e che contestiamo fortemente.
Le preoccupazioni del management sul raggiungimento dei budget non può trasformarsi in preoccupazione da parte dei colleghi nel dover obbligatoriamente “piazzare” qualcosa ai clienti, chiediamo all’Azienda di intervenire nuovamente al fine di far cessare determinati comportamenti, spesso controproducenti e che talvolta ottengono effetto contrario.
I colleghi preposti sono dei gestori di portafoglio, professionisti della consulenza e non venditori d’assalto…
Abbiamo svariati casi alle spalle di esperienze passate nel collocare prodotti in maniera spregiudicata e sappiamo bene dove conduce

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