A partire da luglio 16 milioni di lavoratori avranno un beneficio economico in busta paga con il taglio dell’Irpef. Per quattro milioni e mezzo sarà la prima volta grazie ad una nuova detrazione.
■ Tutti coloro che già percepiscono il ‘bonus 80 euro’, cioè chi guadagna tra 8.200 e 24.600 euro lordi annui, avranno diritto ad un ulteriore taglio delle tasse di 240 euro l’anno. ■ Chi ad oggi non riceve il ‘bonus 80 euro’, o lo riceve solo parzialmente, cioè percepisce tra i 24.600 e i 28.000 euro, avrà diritto ad un beneficio mensile fino a 100 euro. ■ Chi guadagna tra i 28.000 e i 35.000 euro avrà una riduzione delle tasse di almeno 80 euro. ■ Chi ha una retribuzione annua tra i 35.000 e i 40.000 euro potrà usufruire di una detrazione che si abbassa gradualmente fino ad azzerarsi. ■ I lavoratori che guadagnano fino a 12.500 euro non pagheranno l’Irpef. |
Distribuzione degli effetti:
La riduzione Irpef interverrà, nelle diverse fasce di reddito, con i seguenti importi:
Reddito | Incremento | Mese | Reddito | Incremento | Mese |
8000 | € 240,00 | € 20,00 | 25000 | €432,00 | €36,00 |
9000 | € 240,00 | € 20,00 | 26000 | €912,00 | €76,00 |
10000 | €240,00 | € 20,00 | 27000 | € 1.200,00 | € 100,00 |
11000 | € 240,00 | € 20,00 | 28000 | € 1.200,00 | € 100,00 |
12000 | € 240,00 | € 20,00 | 29000 | €1.165,71 | €97,14 |
13000 | € 240,00 | € 20,00 | 30000 | €1.131,43 | €94,29 |
14000 | € 240,00 | € 20,00 | 31000 | €1.097,14 | € 91,43 |
15000 | € 240,00 | € 20,00 | 32000 | € 1.062,86 | €88,57 |
16000 | € 240,00 | € 20,00 | 33000 | € 1.028,57 | €85,71 |
17000 | € 240,00 | € 20,00 | 34000 | €994,29 | €82,86 |
18000 | € 240,00 | € 20,00 | 35000 | €960,00 | €80,00 |
19000 | € 240,00 | € 20,00 | 36000 | € 768,00 | €64,00 |
20000 | € 240,00 | € 20,00 | 37000 | € 576,00 | €48,00 |
21000 | € 240,00 | € 20,00 | 38000 | € 384,00 | €32,00 |
22000 | €240,00 | € 20,00 | 39000 | € 192,00 | € 16,00 |
23000 | € 240,00 | € 20,00 | 40000 | €0,00 | €0,00 |
24000 | € 240,00 | € 20,00 | 41000 | €0,00 | €0,00 |
Finalmente la riduzione del cuneo fiscale va a beneficio dei lavoratori. Il sistema previsto è misto, bonus e detrazione. Determinerà incrementi di reddito a partire da 240 euro annui per chi già percepiva i bonus, fino a 1.200 euro annui per chi ancora non li percepisce. Inoltre la riduzione delle imposte tramite la detrazione, aggiuntiva a quelle attuali, sarà rilevante per i redditi fino a 35.000 euro annui esaurendosi a 40.000 euro annui. |
Il 31 marzo scorso alla Camera dei deputati è stato approvata la legge di conversione del decreto legge n. 3 del 5 febbraio 2020 recante “ Misure urgenti per la riduzione della pressione fiscale sul lavoro dipendente.
Il percorso in direzione di un fisco più giusto parte dalla piattaforma unitaria nella quale CGIL,CISL e UIL hanno chiesto che fossero incrementate le detrazioni spettanti sui redditi da lavoro dipendente e da pensione, al fine di offrire maggiore reddito disponibile a milioni di cittadini e famiglie e sostenere concretamente la crescita della domanda interna, fondamentale per il rilancio dell’economia del nostro paese.
Per questo abbiamo proposto un incremento significativo delle detrazioni per lavoro dipendente e pensione che iniziasse al contempo la soglia residuale dei beneficiari del Bonus previsto dal DL 66/2014 DETTO “Bonus 80 euro” fermo a 26.600.
Oggi con l’approvazione della Legge non possiamo che confermare il nostro giudizio positivo sul provvedimento, se considerato come primo passo verso una riforma complessiva del sistema fiscale. Crediamo, inoltre, che la situazione di emergenza per il COVID-19 rafforzi la necessità politica di un provvedimento del genere.
Innanzitutto perché la decorrenza della riduzione delle imposte (luglio 2020) coinciderà, si spera, con la ripresa di una certa normalità di comportamenti e spese, è sarà un momento nel quale una accresciuta capacità di consumi delle famiglie potrà favorire e complementare quelle politiche per la ripresa e lo sviluppo che stiamo chiedendo.
In secondo luogo non si deve perde l’ occasione di una riforma fiscale complessiva ( dovendo esserne rimandate le scadenze) perché questa emergenza ha evidenziato come le politiche fiscali siano centrali nella gestione di quell’intervento pubblico che l’attuale situazione sta dimostrando di essere necessario così come sosteniamo da tempo.
CGIL CISL UIL confermano un giudizio positivo sul provvedimento, se considerato come primo passo verso una riforma complessiva del sistema fiscale.
Per maggiori informazioni puoi rivolgerti al tuo delegato sindacale di FISAC CGIL. |
a cura di Fisac Ferrara