Ai Lavoratori della ZKB BCC DI TRIESTE E GORIZIA
Siglato l’accordo per l’attivazione del Fondo di Solidarietà
A seguito della informativa alle Organizzazioni Sindacali, inviata il 25.02.2020 dalla Capogruppo Cassa Centrale Banca per conto della ZKB B.C.C. di Trieste e Gorizia, e relativa integrazione di data 14.05.2020, si è tenuto in videoconferenza, il 21 maggio 2020, l’incontro finalizzato all’avvio della procedura contrattuale per l’attivazione del Fondo Esuberi, su base volontaria, destinato ad un massimo quattro persone.
All’incontro erano presenti, per la Cassa Rurale, la Direzione e la Presidenza, assistite dall’Ufficio Relazioni Sindacali e Welfare di Cassa Centrale Banca e, per le Organizzazioni sindacali: le rr.ss.aa., le Rappresentanze territoriali, nonché le Segreterie di Coordinamento di Gruppo delle rispettive Organizzazioni Sindacali.
Nell’intervento introduttivo, esaminati i dati di bilancio della BCC degli esercizi 2018, 2019 e di marzo 2020, è emerso come la BCC si collochi – nel modello Risk Based della Capogruppo – in fascia alta, quale risultato di un profondo intervento di riorganizzazione, che ha agito su: razionalizzazione dei costi amministrativi, attenta politica di gestione dei crediti, specializzazione e formazione del personale. Il conto economico 2019, inoltre, evidenzia il contenimento del costo del personale per effetto del piano esodi sottoscritto nel 2018.
Quanto ai dati patrimoniali, al 31.03.2020 la Cassa presenta un tasso di copertura dei crediti deteriorati al 51,05%; delle sofferenze al 73,32%; delle inadempienze probabili al 32,55%; e degli scaduti all’8,81%. Il Cost/Income è al 76,5% (89,3% nel al 31.12.2019). L’organico della Cassa conta 106 unità.
La procedura contrattuale, finalizzata alla attivazione del Fondo di Solidarietà, ha portato alla sottoscrizione di un accordo per l’uscita – in prepensionamento – di massimo quattro persone, su base volontaria, entro il 31.12.2020, tra coloro che matureranno i requisiti previdenziali ex L. Fornero entro il 31-12.2025, per un tempo massimo di permanenza nel Fondo pari a 60 mesi.
Detto intervento, se da una parte costituisce una misura di alleggerimento del costo del lavoro, dall’altro richiede un adeguato intervento in termini di ricambio generazionale, per non penalizzare – in termini di incremento dei carichi di lavoro – i colleghi che restano in servizio, nonché per mantenere adeguati livelli di buona occupzione. A tale scopo, nell’accordo sottoscritto il 21.05.2020 (che alleghiamo) insieme alle uscite è inserito l’impegno – per la Cassa Rurale – ad assumere a tempo indeterminato almeno tre persone entro il 31.08.2021, oltre alle stabilizzazioni già previste dall’accordo del 28.12.2018.
Ai colleghi che, su base volontaria, aderiranno al Fondo di Solidarietà, con manifestazione vincolante di interesse entro il 31.07.2020, saranno riconosciute:
- le condizioni bancarie tempo per tempo vigenti riservate al personale in servizio,
- l’intera quota di iscrizione per l’adesione individuale alla Cassa Mutua nazionale di categoria;
- la quota corrispondente alla garanzia LTC, nonché l’assistenza sanitaria integrativa di cui alle previsioni del CIR (FVG) attualmente in vigore;
- la copertura assicurativa per l’ipotesi di premorienza, determinata da malattia, di cui all’art. 5, lettera g) del CIR (FVG) vigente;
- Inoltre, nel caso di ritardo nella corresponsione dell’assegno straordinario, su richiesta dell’interessato, la Banca si impegna a mettere a disposizione dello stesso un anticipo di ogni assegno attraverso un’apertura di credito in conto corrente alle condizioni vigenti per i dipendenti (applicazione tasso BCE).
L’accordo prevede che, su richiesta del lavoratore interessato, si possa procedere al versamento degli oneri, a carico dell’Azienda, per il riscatto agevolato degli studi, al fine di favorire l’accesso al Fondo di coloro che, in tal modo, maturano i requisiti pensionistici entro il 31.12.2025, nonché la possibilità di accedere all’esodo, sempre su base volontaria, anche per i soggetti che optino per la prestazione pensionistica c.d. Quota 100.
Inoltre, qualora, durante tutto il periodo di applicazione dell’accordo dovessero intervenire modifiche normative al regime pensionistico vigente, ovvero modifiche al regolamento del Fondo di Solidarietà tali da determinare conseguenze sull’attuazione dello stesso, l’azienda, i lavoratori coinvolti nel processo di esodo e le OO.SS. firmatarie dell’accordo, si incontreranno per verificare gli effetti derivanti dalle suddette modifiche e ritrovare le possibili soluzioni economiche che rimarranno a carico della azienda, idonee a garantire i lavoratori.
Nell’interesse dei lavoratori in servizio è previsto che:
- il costo per l’attivazione delle prestazioni del Fondo di solidarietà assume carattere straordinario e, quindi, non inciderà sui parametri che concorreranno alla determinazione del Premio di risultato 2020;
- l’assegno di sostegno al reddito è incompatibile con attività di lavoro in concorrenza con la banca, mentre la banca stessa si impegna a non instaurare alcuna forma di collaborazione con i destinatari delle prestazioni di Fondo di Solidarietà e/o con ex dipendenti in pensione.
Consapevoli che le uscite in esodo potrebbero incidere sui carichi di lavoro dei colleghi in servizio, nell’accordo è prevista una procedura di confronto, da tenersi con le Rappresentanze Sindacali Aziendali entro il 30.09.2020, per analizzare l’impatto delle uscite sul personale in servizio, nonché per un confronto su tutti i temi che riguardano il personale (organigramma, carichi di lavoro, mobilità territoriale, contratti non a tempo indeterminato, condizioni applicate ai dipendenti sui servizi bancari, ecc. ).
La valorizzazione del personale in servizio passa anche attraverso l’impegno a definire, d’intesa con le rr.ss.aa. e le OO.SS. territoriali, accordi per l’accesso alla formazione finanziata, con la condivisione di piani formativi rivolti alla generalità del personale, idonei a costruire percorsi di sviluppo professionale dei colleghi.
Per concludere, facciamo presente che nell’informativa inviata alle OO.SS. il 25.02.2020 era previsto un intervento di esodi per complessive 12 persone, le cui uscite sarebbero state scaglionate negli esercizi 2020, 2021 e 2022. L’emergenza Covid 19, successivamente intervenuta, ha imposto un ridimensionamento, nell’immediato, dell’iniziativa in oggetto, stante il vincolo di spesare a bilancio l’intero costo dell’intervento nell’esercizio di sottoscrizione dell’accordo, e la necessità di verificare, a posteriori, l’impatto dell’emergenza Covid 19 sul consuntivo della banca 2020. Resta ferma la volontà delle parti di riaprire la procedura per ulteriori esodi, se i conti lo permetteranno, già nel 2021.
A disposizione per ogni chiarimento, salutiamo cordialmente.
Gorizia, 23 maggio 2020
La Rappr. Sindacale Aziendale Fisac Cgil BCC ZKB
Le Segreterie Territoriali Fisac Cgil FVG
Il Coordinamento Fisac Cgil Gruppo Bancario CCB