Le previsioni del “Decreto Rilancio”.
In attesa delle successive circolari dell’INPS (senza le quali molte modalità applicative non sono ancora definitive), vi riportiamo le principali novità in tema di permessi straordinari per i lavoratori dipendenti del settore privato.
- E’ stato portato a trenta giorni complessivi (quindi comprensivi dei precedenti quindici eventualmente già fruiti) il periodo di cui possono fruire i genitori lavoratori dipendenti per i figli di età non superiore ai 12 anni (per il quale è riconosciuta una indennità pari al 50 per cento della retribuzione) ed è stato esteso il relativo arco temporale di fruizione sino al 31 luglio 2020.
- E’ stato garantito ai genitori lavoratori dipendenti con figli minori di 16 anni la possibilità di usufruire di permessi non retribuiti (e senza contribuzione figurativa) per tutta la durata del periodo di sospensione dei servizi educativi per l’infanzia e delle attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado, a condizione che nel nucleo familiare NON vi sia altro genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa o che NON vi sia altro genitore non lavoratore.
- E’ stato aumentato il limite massimo complessivo per l’acquisto di servizi di baby sitting (da 600 euro a 1.200 euro) e tale bonus, in alternativa ai permessi di cui sopra, può essere utilizzato direttamente dal richiedente per l’iscrizione ai servizi socio-educativi territoriali, ai centri con funzione educativa e ricreativa e ai servizi integrativi o innovativi per la prima infanzia. ATTENZIONE: la fruizione di detto bonus è incompatibile con la fruizione del bonus asilo nido.
- I fruitori dei permessi legge 104/92, potranno usufruire di ulteriori dodici giornate complessive nei mesi di maggio e giugno 2020, secondo i criteri di quanto già avvenuto per i mesi di marzo e aprile.
Ricordiamo anche che il Decreto ha previsto che fino alla cessazione dello stato di emergenza epidemiologica da COVID–19, i genitori lavoratori dipendenti del settore privato che hanno almeno un figlio minore di anni 14 (a condizione che nel nucleo familiare non vi sia altro genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa o che non vi sia genitore non lavoratore), hanno diritto a svolgere la prestazione di lavoro in modalità agile (smart working) a condizione che tale modalità sia compatibile con le caratteristiche della loro prestazione lavorativa.
Bonus baby sitter
Dal 20 maggio, sarà possibile fare domanda per i 1.200 euro per il bonus per la baby sitter che possono essere utilizzati anche per pagare i centri estivi che riapriranno a partire dal 15 giugno.
Bonus biciclette, ebike e monopattini elettrici
L’incentivo per la mobilità “sostenibile” arriva a un massimo di 500 euro e copre fino al 60% dell’acquisto di biciclette, ebike, monopattini elettrici. Per avere lo sconto bisognerà aspettare l’applicazione web del ministero dell’ambiente (operativa entro 60 giorni dall’entrata in vigore del decreto Rilancio, quindi entro la metà di luglio). Va conservata la fattura e alternativamente al rimborso si potrà chiedere un buono spesa digitale.
Il bonus vale per gli acquisti effettuati a partire dal 4 maggio ed è riservato ai residenti delle città metropolitana e dei comuni con più di 50mila abitanti.
Bonus vacanze
Con un Isee fino a 40mila euro, le famiglie potranno richiedere il bonus vacanze (da 150 a 500 euro a seconda del numero di componenti del nucleo familiare): funzionerà come sconto dell’80% quando si paga la vacanza, mentre il 20% si traduce in uno sconto fiscale. Il bonus può essere utilizzato dal 1° luglio al 31 dicembre 2020: le spese vanno sostenute in un’unica soluzione, serve la fattura elettronica o un altro documento commerciale, dove sia indicato il codice fiscale del beneficiario.
Ecobonus al 110%
Tempi più lunghi anche per fare richiesta delle agevolazioni sui lavori di ristrutturazione edilizia e riqualificazione energetica. La nuova detrazione fiscale del 110% prevista dal decreto rilancio si applicherà alle spese documentate sostenute dall’1 luglio 2020 e fino al 31 dicembre 2021, da suddividere tra gli aventi diritto in cinque quote annuali di pari importo.